Foglio di Comunità – n° 1/2015

 

Bollettino informativo non periodico della Comunità cristiana di base Viottoli
Distribuzione gratuita — Pinerolo (To),  29/12/2014
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Il sempre dei viventi è ciò che muta / l’abitudine è solo / lenta trasformazione / le relazioni stabili / solo quelle che si rinnovano / le lotte vinte / quelle di cui non godremo i frutti / la nostra testimonianza nel mondo / quella che altre, altri forse, raccoglieranno / a nostra insaputa. / Ci appartiene / il corpo che muta /
dentro i pensieri / l’abbraccio nel suo momento / lo sguardo il gesto il profumo / il cibo condiviso e consumato / l’aver sentito insieme / un soffio tiepido di vento / e una lunga speranza / dentro il nostro tempo insensato. (Rosangela Pesenti)

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LE EUCARESTIE

DOMENICA 11 gennaio ore 10
DOMENICA 25 gennaio ore 10 – Giornata comunitaria

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GRUPPO BIBLICO

Ogni lunedì sera alle ore 21, a casa di Carla e Beppe: stiamo leggendo il libro degli Atti degli Apostoli. Abbiamo deciso di non incontrarci nella sede del FAT per un risparmio energetico (infatti il riscaldamento, il lunedì, verrebbe attivato solo per noi). Riprenderemo gli incontri al FAT in primavera.

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GRUPPO RICERCA

Giovedì 8 e 22 gennaio, alle ore 21, a casa di Paola ed Elio . Con il 2015 abbiamo scelto di affrontare un nuovo filone di ricerca, aiutati/e dalla lettura di alcuni testi che sono: Le società matriarcali di Heide Goetner-Abendroth, Donne sciamane di Morena Luciani, Lontano da Medina di Assia Djabar e Matriarché, di AAVV. Cominceremo con Le società matriarcali, leggendo i capitoli che ce ne presentano una per continente: ricordiamoci che sono tuttora presenti e vive dovunque nel mondo, tranne che in Europa. Il gruppo è aperto ad accogliere con gioia chiunque fosse interessato/a a questa ricerca.

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GIORNATA COMUNITARIA

Domenica 25 gennaio, dopo un breve momento di preghiera, che inizierà alle 10, è convocata l’assemblea di comunità. Chi può è invitato/a a fermarsi a pranzo per continuare lo scambio conviviale, oltre che del cibo, anche di pensieri, esperienze, incontri… proposte…  La giornata continuerà con un incontro, alle ore 14 circa, con Eliana Martoglio, a cui abbiamo chiesto di illustrarci la tesi con cui ha conseguito la specializzazione in psicoterapia di orientamento junghiano: “Sincronicità e fenomeni paranormali nella psicoterapia clinica”.     L’incontro è aperto a tutti/e!

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ALTRE PROPOSTE

Nell’assemblea del 14 dicembre scorso sono state avanzate altre proposte di temi da affrontare nelle prossime assemblee: il dualismo, il buddhismo e le pratiche olistiche di cura. Le presenteremo meglio a mano a mano che le metteremo in calendario.

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NOI E I QUANTI

Adista e Carlo Bianchin ci hanno offerto lo stimolo decisivo, preparando il recente incontro regionale sull’ecoteologia, anche se Mary Daly in Quintessenza ci aveva già provocati/e con l’invito ad entrare nell’era “biofila” abbandonando con un “salto quantico” l’attuale era “necrofila” patriarcale.
Abbiamo organizzato un incontro di comunità per cercare di capire qualcosa della “teoria dei quanti” e siamo grati/e a Paolo Sales che il 14 dicembre scorso ci ha fatto conoscere da vicino la meccanica quantistica. Nel gruppo biblico di lunedì 29.12 abbiamo letto un estratto, curato da Adista, del libro del teologo irlandese O’Murchu, Quantum Theology, che abbiamo capito meglio e ci ha stimolato riflessioni.
Qualcuno/a sta anche leggendo dei libri e… non ce la facciamo su questo foglio, ma cercheremo di preparare, per la fine di gennaio, un piccolo dossier in cui raccontarvi quello che abbiamo capito noi, per condividere e continuare a riflettere insieme. I “quanti” non sono roba per iniziati, ma ci riguardano molto da vicino, noi esseri umani che ci crediamo padroni e custodi dell’universo…

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GRUPPO DONNE

Stiamo leggendo il libro di Luisa Muraro Le amiche di Dio. Scritti di mistica femminile. Le date di gennaio non sono ancora stabilite.

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SANTE DEE MARTIRI

Elisa Ghiggini presenterà il suo libro Sante Dee Martiri sabato 10 gennaio a Torino, presso la libreria Trebisonda in via sant’Anselmo 22, alle ore 16. Sull’ultimo numero di Viottoli (2/2014) trovate una recensione a cura di Beppe. Noi ci andremo: se qualcuno/a vuole aggiungersi…

Carla e Beppe

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LA SCALA DI GIACOBBE

Sabato 24 gennaio 2015, alle ore 17, presso la sede dell’Arci di Pinerolo (stradale Baudenasca 17), alcune coppie racconteranno il proprio percorso di vita a due.
Alle ore 19,30 cena autogestita. Alle ore 21 proiezione di un film a tematica GLBT.
Per informazioni scrivere a lascaladigiacobbe@gmail.com

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DI RITORNO DAL CONVEGNO NAZIONALE CDB DI ROMA…

E’ sempre un momento intenso e, per quelli/e come me che di convegni ne hanno vissuti tanti, un bel modo, una bella occasione per ritrovare persone, valutare i vari cammini, ricordare chi non c’è più…

Il tema scelto, di come testimoniare una povertà evangelica in una società violenta, ha offerto una molteplicità di aspetti da esplorare, alcuni dei quali, per forza di cose, appena accennati. Ovviamente non si è risolto nessun problema importante, non era quello l’obiettivo. Tuttavia, pur nella diversità di cammini e di sensibilità, ho potuto riscontrare un sincero desiderio, da parte di molte persone, di non arrendersi.

Ho partecipato al laboratorio preparato dalla comunità di s. Paolo (Roma), avente come titolo “La buona novella è annunciata ai poveri”, con alcune domande alle quali rispondere: chi sono i poveri? Individuare quindi le vecchie e le nuove povertà e soprattutto: quale significato oggi?

Nelle relazioni introduttive un bello scossone è stato dato dalla teologa Antonietta Potente, denunciando che, quando esplodono i problemi, le chiese non ci sono quasi mai. Molte cose che dice il papa oggi le hanno dette, inascoltate, molte donne e uomini nel corso di molti anni. Che ormai molte donne nella chiesa vanno avanti senza tener conto di cosa gli altri dicono di loro…

Anche la tavola rotonda conclusiva: come essere oggi “Chiesa di tutti, chiesa dei poveri” ha avuto (pur col solito finale da “rompete le righe di chi doveva rientrare tenendo conto degli orari dei turni, ecc…) una buona risposta alle sollecitazioni proposte dalle quattro relazioni. Durante il corso dei lavori ho potuto riscontrare la diversità di sensibilità e quindi di obiettivi tra chi da tempo ha intrapreso un cammino di autocoscienza riguarda le responsabilità maschili nelle chiese e nella società, con relative modalità di interventi e proposte, e chi preferisce, al momento, non addentrarsi troppo sul terreno delle responsabilità di genere. Provandone quasi irritazione sentendosi interpellato o minimizzandone l’importanza.

Penso proprio che vadano rispettati tutti i punti di vista e i tempi di ognuno/a, riconoscendo la buona fede in tutte quelle persone che da anni si mettono in gioco per contribuire a creare un mondo di relazioni più sane. Anche se però mi sembra che i tempi siano maturi per un salto di qualità non rimandabile.

Domenico Ghirardotti

ELIMINARE LE CAUSE STRUTTURALI DELLA POVERTÀ

Al recente convegno nazionale delle Cdb tutti gli interventi sul tema della povertà hanno messo l’accento sulla necessità di eliminare le “cause strutturali” della povertà crescente nel mondo. Ma, tranne Antonietta Potente e Lilia Sebastiani, non ho sentito nessun relatore indicare la “cultura patriarcale” come causa strutturale della miseria in cui sono costretti/e miliardi di uomini e donne nel mondo. Cos’è più “strutturale” tra le cause della povertà: la cultura patriarcale o l’organizzazione delle Chiese? Proviamo a immaginare che anche gli uomini si mettano a denunciare il patriarcato e le sue ricadute sul mondo… ci sarebbero tanti uomini “nuovi” in giro, modelli ed educatori nuovi per i ragazzi e compagni di strada più coerenti per le donne che stanno nella stessa lunghezza d’onda di Gesù.

Nell’introduzione al secondo laboratorio, parlando della donna che “sacrifica” l’intero preziosissimo contenuto di un vasetto di alabastro per massaggiarlo con olio profumato, abbiamo detto che Gesù la comprende e la difende perchè è nella sua stessa lunghezza d’onda e riconosce in quel gesto d’amore una diversa economia, quella che va predicando lui: “I poveri li avete sempre con voi… Me non mi avrete sempre”. Ogni uomo e ogni donna è questo “me” per ciascun altro e ciascun’altra: se fosse davvero così, non diventerebbe mai un povero abbandonato, non cadrebbe mai in miseria.

Mi sembra evidente che nessuna “riforma” dell’organizzazione patriarcale e capitalista della società e dell’economia globalizzata potrà avere l’efficacia che a parole tanti dichiarano di aspettarsi da queste riforme. Leggiamo in Luca 3,1-6: “(…) com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sia riempito,
ogni monte e ogni colle sia abbassato;
i passi tortuosi siano diritti;
i luoghi impervi spianati”.

Nelle società matriarcali non ci sono ricchi e poveri, come ci documenta Heide Abendroth e ci stimola a pensar realizzabile Gesù. Ricordiamoci anche la riflessione che avevamo fatto qualche anno fa con il gruppo di bimbi e bimbe: la piramide sociale, che vede i ricchi e i potenti, al vertice, dominare su una gerarchia discendente di sottoposti, non si rovescia ma si abbatte, non con rivoluzioni cruente, bensì facendo uno o più passi indietro (abbassare i monti) da parte di chi sta in alto e ha più del necessario, fino a colmare la differenza con chi sta in basso (riempire i burroni) e ha meno del necessario per una vita dignitosa.

La parola di Isaia, fatta propria dall’evangelista, si radichi definitivamente nel nostro cuore e nella nostra mente e orienti le nostre pratiche a forme di condivisione non superficiali ma efficaci, cominciando dalla condivisione di queste riflessioni, senza paura di disturbare. Dico questo perchè so che ci sono persone a cui dà fastidio che continuiamo a insistere su questo tasto, a ripetere questi inviti… Mi spiace per loro, ma anche Gesù diceva sempre le stesse cose, parlava sempre di amore e di condivisione, se la prendeva con chi gestiva il potere con modalità violente e patriarcali… Io sono convinto che il nostro discepolato cristiano passi anche di qui, dalla consapevolezza e tenacia con cui cerchiamo di “fare nuove tutte le cose”. In queste pratiche ci sono maestre e compagne tante donne, che ci insegnano la stessa tenacia che era di Gesù: proviamo ad ascoltarle non solo con le orecchie…

Il patriarcato e la cultura patriarcale sono la causa strutturale della ricchezza e della voglia di ricchezza e accumulazione, che generano esclusione, miseria, violenza sociale, economica, imperialista, bellica, ecc… Quello che mi impressiona è che pochissimi uomini prendano sul serio queste affermazioni, facendole oggetto di analisi e motore di conseguente impegno per l’eliminazione efficace di quelle violenze. Per non limitarci a fare convegni e a stilare documenti, lasciando ai patriarchi dominatori della finanza e dell’industria bellica mano libera nel continuare a violentare i corpi delle persone e della nostra Madre Terra, ogni uomo dovrebbe consapevolmente intraprendere un cammino di conversione e di trasformazione di sé, imparando il rispetto e la cura in ogni sua relazione. Non credo che ci siano altre strade altrettanto efficaci.

L’indifferenza sostanziale degli uomini verso queste pratiche giustifica ampiamente la delusione di tante donne, che perdono sempre più fiducia nel genere maschile. Eppure mi sembra evidente che, come eliminare la violenza maschile alle donne tocca agli uomini, non alle donne, così eliminare la violenza patriarcale dal mondo tocca a chi ne è responsabile. La buona notizia è che ciò è possibile a chi ne prende personalmente consapevolezza. Questo mi sembra essere l’invito che Gesù fa a ciascuno e ciascuna di noi.  Buon cammino di conversione anche per tutto il 2015!

Beppe Pavan

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COLLETTA DI NATALE PER IL CUAMM

Anche quest’anno, durante l’eucarestia di Natale, abbiamo fatto una colletta per continuare a sostenere il CUAMM – Medici con l’Africa Gruppo Piemonte onlus.
Abbiamo raccolto finora € 375.00. Aspettiamo ancora qualche giorno prima di versarli, per dare tempo a chi volesse ancora contribuire (rivolgetevi a Carla o a Domenico).    Dalla lettera che ci hanno scritto in data 24/11/14:

“Carissimi,
durante il 2014 il gruppo Cuamm Piemonte ha sostenuti i progetti negli ospedali e territori di competenza ad Yirol (Lakes State) e a Lui (Western Equatoria) in Sud Sudan. A Lui ha prestato un periodo di intenso lavoro volontario il nostro tecnico piemontese Roberto Quagliotto di Valenza Po (la sua testimonianza su: www.mediciconlafrica.org/piemonte).
Nel frattempo in questi ultimi mesi è salita la preoccupazione per l’emergenza ebola e la consapevolezza di dover dare una mano ai nostri volontari sul campo in Sierra Leone, uno dei paesi dell’Africa Occidentale più martoriati dal virus. (…)
“L’infezione ha trovato una breccia tra le ferite di un Paese sovrastato da problemi profondi con un sistema sanitario fragile e impreparato ad un compito così grande come combattere questa epidemia senza precedenti. Sono donne e uomini forti e motivati quelli che stanno portando avanti la battaglia quotidiana contro il virus, ma ogni giorno si confrontano con enormi difficoltà tecniche” racconta Matteo Botteggia, assistente capo progetto in Sierra Leone.
Tra metà ottobre e metà novembre la diffusione dell’epidemia è stata in crescita. In questo periodo si sono registrati 439 nuovi casi confermati. E’ vero che questi numeri rispetto alle vittime della povertà sono limitati, ma questa è un’emergenza che si può fermare. C’è sempre il rischio di un focolaio epidemico (…).
Il team di Medici con l’Africa Cuamm dallo scorso maggio è impegnato anche nel contrasto di questa malattia e grazie all’aiuto di molti donatori gestisce due centri di isolamento nell’ospedale di Pujehun e a Zimmi, una delle aree focolaio, dove è necessario continuare ad assicurare medicinali e dispositivi di protezione, ma anche gasolio, telefoni, cibo, acqua, materiali per costruire, strumenti indispensabili per fermare il diffondersi del virus. Serve uno sforzo straordinario di monitoraggio clinico, rifornimento ed equipaggiamento medico, formazione ed educazione della popolazione locale. Nuovi bisogni si affacciano ogni giorno e vogliamo fare il possibile per sostenere queste persone! Combattere l’ebola in Africa è una necessità non solo per salvare milioni di vite, ma anche per fermare il diffondersi di una delle epidemie più gravi degli ultimi anni. L’ebola è un’emergenza di tutti. Anche per questo l’aiuto di ciascuno può fare molto. Il dolore e l’angoscia sono grandi, per questo continueremo a stare dalla parte degli ultimi. Aiutaci a farlo! (…)
Con sentimento di riconoscenza, auguro a tutti un sereno Natale e buon Anno nuovo”.

Il Presidente: Giuseppe Ferro

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UN ABBRACCIO…

A Maria Franca (che “sogna” di tornare presto) e che manda un saluto affettuoso a tutta la comunità; a Canzio e Luciana, a Franca G. e Lucia, a Maria e Ugo, a Marta, a Elsa… e a ogni fratello e sorella che in vari modi stanno attraversando periodi particolarmente faticosi.
Il nostro affetto e le nostre preghiere sono costanti e vi facciano compagnia ogni giorno.

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CDB PIEMONTE

Il 20 novembre scorso si è riunito a Torino il gruppo di coordinamento tra le cdb del Piemonte per le prime proposte su come continuare i nostri incontri, dopo quello sull’ecoteologia. Erano presenti le cdb di Torino (Gabriella, Carlo e Giovanni), Pinerolo via città di Gap (Fiorentina e Ines) e Pinerolo Viottoli (Memo, Carla e Beppe).

Sono state avanzate tre proposte:
• continuare l’approfondimento sull’ecoteologia, ma con un altro esperto o un’altra esperta, per un diverso punto di vista arricchente per la nostra riflessione (cdb Torino);
• la Bibbia nelle cdb: come sta avvenendo nelle nostre comunità la lettura biblica? Quali evoluzioni sono avvenute in questi anni? Che posto essa occupa nel nostro cammino di fede? (cdb Pinerolo via città di Gap);
• l’islam e il femminismo islamico: tema su cui da due anni sta lavorando il “gruppo ricerca” della cdb di Pinerolo Viottoli.

Tutti e tre i temi sono stati ritenuti interessanti e saranno messi in calendario per i prossimi incontri regionali. La proposta è di incontrarci nel mese di marzo del 2015, di nuovo a Torino nella sede di Opportunanda, la più comoda per tutte le cdb.  Abbiamo deciso di cominciare dal primo, chiedendo a Letizia Tomassone la disponibilità a introdurlo. Come d’accordo noi l’abbiamo sentita e lei ha dato la propria disponibilità per la domenica 15 marzo.

Carla e Beppe

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CDB TORINO – FRATERNITA’ EMMAUS ALBUGNANO – CICLO INCONTRI 2015

Domenica 11 gennaio “Il perdono è un bel regalo”. Alla ricerca di una pedagogia del perdono. Con p. Gianfranco Testa (già missionario in Sud America)
Domenica 22 febbraio “Un’esperienza di riconciliazione” con Maria Teresa Messidoro (comitato solidarietà con El Salvador) e “Il perdono di Dio nella Bibbia” con p. Ernesto Vavassori (biblista)
Domenica 19 aprile “La memoria ed il perdono: strategie sociali e politiche”. Il caso di El Salvador dopo la guerra civile tra riconciliazione e impunità, con Cecilia Gosso (Ph. D. Scienza politica e Relazioni Internazionali)

Gli incontri si svolgono alla Cascina Penseglio (Albugnano) dalle 10 alle 17. Alle ore 15,30 si celebra l’Eucarestia. Il 22 febbraio: Messidoro al mattino, Eucarestia alle 12 e Vavassori alle 14,30. Per il pranzo prenotarsi direttamente al n. 011 9920841.  Per altre informazioni 011 8981510; 011 733724; 011 9573272.

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VIOTTOLI

Sull’ultimo numero della rivista (2/2014) trovate:
• il redazionale sul tema della povertà
• nella sezione biblica: tutto il lavoro fatto nel gruppo biblico sul vangelo di Marco;
• nella sezione teologia/politica/cultura:
– l’introduzione a: “La letteratura sapienziale” a cura di Letizia Tomassone, e altri due articoli ad essa inerenti;
– i materiali relativi all’incontro regionale delle cdb sul tema: “l’ecoteologia”. Alla relazione svolta da Carlo Bianchin “I miei primi, incerti passi verso l’ecoteologia” seguono anche altre riflessioni e altri commenti.
– Trasformare l’economia
– “Come posso fare di mio figlio un vero uomo d’onore” di Augusto Cavadi (Trapani).
• Foto di copertina e riflessione della Rete delle Città Vicine su un’iniziativa estiva a Lampedusa

Ringraziamo tutti/e coloro che tramite email e telefono ci contattano e per gli apprezzamenti che sovente riceviamo. Vi invitiamo a collaborare mandandoci articoli, riflessioni, preghiere, recensioni…

Per chi ancora non lo avesse fatto, sollecitiamo il rinnovo della quota associativa: 25,00 € (socio ordinario) – 50,00 € (socio sostenitore); oppure potete versare un contributo libero utilizzando il ccp n. 39060108 intestato a: Associazione Viottoli – via Martiri del XXI, 86 – 10064 Pinerolo (TO) o con bonifico bancario: IBAN: IT 25 I 07601 01000 000039060108    BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX

Vi invitiamo inoltre a richiedere copie saggio gratuite del nostro semestrale (per informazioni: viottoli@gmail.com). Sono disponibili alcune raccolte complete con tutti i numeri della rivista dal 1992 a oggi. Per informazioni potete scriverci o contattare Carla Galetto: carlaebeppe@libero.it

Sul nostro sito http://www.cdbpinerolo.it cliccando su VIOTTOLI —> ARCHIVIO DEI NUMERI ARRETRATI trovate, e potete scaricare gratuitamente, tutti i numeri in formato *.pdf dal 1998 al 2014.

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GRUPPO UOMINI IN CAMMINO

Riprendiamo gli incontri giovedì 15 gennaio 2015. In quella sede ridefiniremo le date successive.

1. In questi mesi siamo coinvolti – insieme alle associazioni Svolta Donna e AnLib (Anime Libere) – in un bellissimo progetto della chiesa valdese intitolato “Mi fido di te” e che porta in tutte le scuole superiori del pinerolese spunti di riflessione contro la violenza maschile alle donne, introdotti da uno splendido reading (video e letture) ideato dall’attrice Anna Giampiccoli. Intorno all’8 marzo a Pinerolo potremo partecipare a un evento pubblico in cui ragazzi e ragazze degli Istituti coinvolti metteranno in scena le loro elaborazioni in forma teatrale.

2. Le associazioni MaschilePlurale e Officina hanno ideato e realizzato una mostra fotografica dal titolo: “Riconoscersi uomini – Liberarsi dalla violenza”. Vi daremo notizia delle date e dei luoghi in cui sarà esposta anche sul nostro territorio.

3. Ricordiamo agli uomini che leggono questo foglio che il nostro gruppo è sempre aperto a chi sente il desiderio di conoscerci o di mettersi in cammino con noi. Basta una telefonata per un contatto preventivo con uno di noi.
Gli incontri del gruppo si svolgono presso la sede del FAT (Vicolo Carceri 1, Pinerolo) ogni quindici giorni, il giovedì, con il solito orario: 19-20,30. Poi andiamo in pizzeria a far cena.

Angelo, Beppe, Domenico, Luciano, Ugo

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VIOLENZA CONTRO LE DONNE, PECCATO DI GENERE

La presa di posizione delle chiese su un fenomeno che non accenna a diminuire

Oltre 170 donne sono morte nel 2013 colpite per lo più da mano, presunta, amica: compagno, marito, zio, padre, collega. Bruciate, accoltellate, stuprate, picchiate, buttate nei rifiuti, è quello che è successo a donne italiane e straniere, nel nostro bel paese. Ragazze, madri, nonne, casalinghe, lavoratrici, i cui nomi sono raccolti, anno per anno, da associazioni di donne che li registrano per non dimenticare quell’antico peccato di genere che invece di scomparire tende a diventare ogni anno più manifesto.

Sì, si tratta di peccato di genere, non ha un altro nome. E’ quel peccato tutto maschile che assoggetta e uccide volontà, genio, corpo femminile, lasciando alle proprie spalle un mondo in cui nascere donna significa vivere guardandosi le spalle, coabitando con la paura. Anche quando le donne riescono a costruirsi un’esistenza da poter vivere con sovranità e agio, dietro l’angolo può esserci l’orrore e dentro casa il mostro e ciò continua ad accadere in maniera indipendente dalla loro volontà. Finalmente anche le nostre chiese hanno disatteso quel silenzio omertoso che da sempre circola intorno alle violenze di genere. Negli ultimi due sinodi sono accadute alcune cose davvero importanti su questo tema: si è riconosciuto che nessuno, neanche i membri, né tanto meno le famiglie, delle nostre chiese, sono del tutto immuni dalla violenza domestica; si chiede a tutta la chiesa, ad ogni suo livello, di impegnarsi affinché ogni cosa possa essere fatta non solo per contrastare la violenza di genere ma anche per creare una maschilità meno violenta.

Diversi sono stati gli ambiti di impegno in questa direzione: dallo scorso aggiornamento delle pastore e diacone Bmv al seminario delle Unioni Femminili delle Valli Valdesi, al costante impegno della Fdei che prepara da anni il libretto “16 giorni per vincere la violenza”. In molte chiese è possibile trovare “Il posto occupato” riconoscibile con qualche oggetto rosso che ricorda chi avrebbe potuto utilizzare quella sedia che oramai rimarrà vuota a causa della sua morte per mano violenta. La direzione è quella giusta, il lavoro da fare è ancora tantissimo e questa volta occorre che si impegnino davvero i nostri uomini affinché inventino uno stile di vita, che diventi espressione di una maschilità in grado di rispettare il fatto che uomini e donne nascono entrambi dal desiderio di Dio.

Daniela di Carlo

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Da: Studenti di Sinistra <studentidisinistrafi@gmail.com>
Alla cortese attenzione delle Comunità Cristiane di Base in Italia
OGGETTO: APPELLO per un muro laico all’università

Siamo lavoratori, insegnanti e studenti dell’Università degli Studi di Firenze. Siamo laici e liberi pensatori, di varie denominazioni religiose e di nessuna. Lo scorso 20 settembre gli Studenti di Sinistra hanno depositato una mozione in punto di diritto per la rimozione dei simboli religiosi presenti in Ateneo:

Estratto della loro mozione

Riteniamo che il muro bianco spoglio di simboli religiosi incarni proprio quegli aspetti di morale dell’equidistanza e di rispetto reciproco, di pluralismo non discriminante che lascia il confronto dei cittadini tra pari. In alternativa potremmo pensare – come, ad esempio, nell’androne del D5 del Plesso Didattico di Novoli – una Costituzione repubblicana appesa come simbolo di unità dei valori del nostro ordinamento.

Ciò posto, siamo a chiedere che il Senato Accademico analizzi la questione sopra illustrata proponendo praticabili e reali modifiche d’indirizzo per l’Ateneo.
Le modifiche formali dovranno consistere nell’individuazione, nella rimozione e nella dismissione di suppellettili a carattere religioso dai luoghi universitari, accogliendo segnalazioni e disponendo il personale e i mezzi necessari per rendere operative tali modifiche.

L’Università e le istituzioni non possono dare preferenze proprio affinché non si creino differenze. Riteniamo che i luoghi consoni all’esposizione di simboli religiosi siano i luoghi di culto o le proprie abitazioni private, non le aule, le sale e gli ambienti delle Università pubbliche, e che non possano essere concordati spazi privilegiati, nemmeno in minima parte, indipendentemente dalla numerosità, rilevanza politica, storica, economica, sociale o culturale dei gruppi religiosi a cui il simbolo fa riferimento o appartiene a meno di non configurare una violazione dei princìpi costituzionali.
Rimanendo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento in merito, inviamo cordiali saluti,   Alice Bindi Federico Fantechi

Il rettore Alberto Tesi ne ha raccolto le motivazioni e sta indagando la “portata del fenomeno”. Siamo orgogliosi della nostra Università che – per prima in Italia – discuterà di questo tema: non abbiamo imbastito un contenzioso con la giurisprudenza, è il Senato Accademico che è chiamato ad esprimersi autonomamente su una questione così dirompente per la laicità delle istituzioni. Non esiste nessuna normativa che impone la presenza di simboli religiosi negli atenei, anzi ne esistono che suggeriscono il contrario. Anche il Rettore nel 2013 ha rimosso un crocifisso dall’Aula Magna del Rettorato: una precisa decisione. Invitiamo all’adesione con una mail a: murolaico@gmail.com.

Il 22 dicembre abbiamo inviato la nostra adesione:

Aderiamo e sosteniamo con convinzione la vostra iniziativa per l’affermazione dei principi e dei valori della laicità nel vostro ateneo. I poteri, politici e religiosi, che vogliono crocifissi ovunque, sono gli stessi che duemila anni fa ci hanno inchiodato sopra Gesù, perché praticava e predicava un altro mondo possibile, e oggi, quotidianamente, continuano a escludere, sfruttare, impoverire e massacrare chi non si adegua alle loro dottrine. Smascheriamo questa tragica ipocrisia.

Comunità cristiana di base “Viottoli” di Pinerolo

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COMUNITA’ CRISTIANA DI BASE DI PIOSSASCO

Domenica 18 gennaio: eucarestia – h 10

Sabato 24 gennaio: gruppo biblico – h 15
Prosegue la lettura del Vangelo di Giovanni

Gli incontri si terranno da Cecilia e Gustavo.

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