Foglio di Comunità – N°11/2014

Bollettino informativo non periodico della Comunità cristiana di base
Distribuzione gratuita — Pinerolo (To),  30/10/2014

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LE EUCARESTIE

DOMENICA   9 novembre  ore  10

DOMENICA  23 novembre  ore  10

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GRUPPO BIBLICO

Ogni lunedì sera, alle ore 21, al FAT: stiamo leggendo il libro degli Atti degli Apostoli.

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ASSEMBLEA DI COMUNITA’

Lunedì 17 novembre, alle ore 21, anziché il gruppo biblico, è convocata l’assemblea di comunità.

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GRUPPO RICERCA

Giovedì 6 e 20 novembre, alle ore 21, a casa di Paola ed Elio a S. Secondo di Pinerolo, continuiamo la nostra ricerca sull’islamismo. Abbiamo finito di leggere Femminismo Islamico e continueremo leggendo insieme l’articolo di Letizia Tomassone, apparso su Protestantesimo vol 68 del 2013, con il titolo: “Trovare libertà femminile nell’islam contemporaneo”. Ricordiamo che il gruppo è sempre aperto alla partecipazione di chiunque lo desideri.

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GRUPPO DONNE

Mercoledì 12 novembre, ore 20,45, da Carla.

INCONTRO  CON  LE  DONNE  DI  MAMBRE: Le donne della comunità di Mambre hanno chiesto un incontro con il nostro gruppo donne; lo abbiamo organizzato per domenica 23 novembre. Sono invitate anche tutte le donne delle Cdb piemontesi che desiderano scambiare con noi riflessioni e racconti. Al mattino il programma prevede di partecipare alla celebrazione eucaristica della nostra cdb (inizio ore 10) e al pranzo comunitario, autogestito come sempre. L’incontro delle donne proseguirà nel pomeriggio (dalle 14 alle 16,30-17)

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PER PREPARARE  IL  LABORATORIO  DEL  CONVEGNO  NAZIONALE

… abbiamo costituito un gruppetto di lavoro che si è riconvocato per mercoledì 5 novembre, alle ore 17, a casa di Carla e Beppe. Il gruppo è aperto, ovviamente…

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CASSA  DI  SOLIDARIETA’

Ricordiamo che l’assemblea di comunità ha deciso di mantenere attiva una “cassa di solidarietà” da cui attingere per interventi di sostegno a chi si rivolgerà a noi in cerca di aiuto. Chi può e vuole contribuire si rivolga a Domenico

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CDB  PIEMONTESI

All’incontro regionale delle Cdb del Piemonte del 5 ottobre scorso abbiamo condiviso la proposta di aderire con una breve dichiarazione al Comitato “Stop TTIP Torino”.

DICHIARAZIONE DI ADESIONE

Siamo uomini e donne delle Comunità Cristiane di Base (CdB) del Piemonte, che si sono riunite in convegno il 5 ottobre scorso a Torino per approfondire la conoscenza dei contenuti e delle forme dell’ecoteologia.

Abbiamo condiviso la consapevolezza dell’urgenza e della responsabilità della cura della Terra e di ogni creatura, coscienti che la cultura patriarcale androcentrica ha corrotto le relazioni umane non solo tra uomini e donne e tra adulti e bambini/e, ma anche nei confronti della natura e del cosmo, spingendole al dominio e alla rapina.

Nella medesima direzione ci sembra andare il TTIP, trattato per la liberalizzazione degli scambi commerciali tra USA ed Europa, condotto in gran segreto e minaccioso di ulteriori ricadute distruttive nei confronti dell’ecosistema e delle popolazioni, che le multinazionali, con la complicità di governi e istituzioni, vogliono ridurre a consumatrici sottomesse e silenti.

Aderiamo quindi con convinzione al Comitato “Stop TTIP Torino” e ci impegniamo a collaborare nelle iniziative di informazione e mobilitazione.

Le CdB del Piemonte

COLLEGAMENTO REGIONALE

Il gruppo di collegamento regionale è convocato per giovedì 20 novembre, alle ore 18, presso Opportunanda a Torino.

Dopo il bell’incontro del 5 ottobre scorso sull’ecoteologia (su Viottoli 2/14 troverete la relazione introduttiva di Carlo Bianchin e alcune nostre riflessioni) ci piace far circolare anche una parte dell’articolo di Vandana Shiva che abbiamo trovato sulla rivista “La nuova ecologia” del mese di maggio 2014:

CASA  NOSTRA     di Vandana Shiva

(…) Perchè le donne portano avanti movimenti ecologisti contro la deforestazione e l’inquinamento delle acque, contro i rischi tossici e nucleari? In parte, credo, perchè nella divisione del lavoro le donne sono quelle che si occupano di alimentazione, cura e assistenza sanitaria. Anche se il lavoro delle donne nel fornire sostentamento è l’attività umana più importante, l’economia patriarcale lo tratta come non-lavoro. Il modello patriarcale dell’economia è dominato da una figura, il Pil, misurato sulla base di un limite di produzione creato artificialmente (se si produce ciò che si consuma, allora non si produce). Quando la crisi ecologica creata da un paradigma economico cieco porta alla scomparsa delle foreste e delle acque, alla diffusione di malattie a causa della diffusione di sostanze tossiche e veleni, sono le donne che si ergono per svegliare la società dalla crisi e per difendere la Terra e le loro vite. Le donne stanno portando a un cambiamento di paradigma per allineare l’economia con l’ecologia. Dopo tutto sono entrambi radicati nella parola “oikos”, la nostra casa. Le donne non sono soltanto esperte in economia di sussistenza, ma anche in scienza ecologica attraverso la loro partecipazione quotidiana ai processi che forniscono sostentamento. La loro esperienza è radicata nell’esperienza vissuta, non in quella astratta, che non è collegata alla vita e che non può vedere la connessione della rete della vita. (traduzione di Tiziana Finelli)

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LA SCALA DI GIACOBBE

Sabato 15 novembre alle ore 17, presso la sede dell’Arci (stradale Baudenasca 17, Pinerolo), in occasione del TDoR, la Giornata Mondiale in ricordo delle persone transessuali e transgender vittime di violenza (20 novembre), ascolteremo alcune testimonianze di persone transessuali. Alle ore 19,30 cena autogestita. Alle ore 21 proiezione di un film a tematica LGBT. Per ulteriori informazioni scrivere a lascaladigiacobbe@gmail.com

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ASSOCIAZIONE VIOTTOLI

Stiamo confezionando il n. 2 del 2014.

Ringraziamo tutti/e coloro che tramite email e telefono ci contattano e per gli apprezzamenti che sovente riceviamo. Vi invitiamo a collaborare mandandoci articoli, riflessioni, preghiere, recensioni…

Per chi ancora non lo avesse fatto, sollecitiamo il rinnovo della quota associativa: 25,00 € (socio ordinario) – 50,00 € (socio sostenitore); oppure potete versare un contributo libero utilizzando il ccp n. 39060108 intestato a: Associazione Viottoli – via Martiri del XXI, 86 – 10064 Pinerolo (TO) o con bonifico bancario: IBAN: IT 25 I 07601 01000 000039060108    BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX

Vi invitiamo inoltre a richiedere copie saggio gratuite del nostro semestrale (per informazioni: viottoli@gmail.com). Sono disponibili alcune raccolte complete con tutti i numeri della rivista dal 1992 a oggi. Per informazioni potete scriverci o contattare Carla Galetto: carlaebeppe@libero.it

Sul nostro sito http://www.cdbpinerolo.it cliccando su VIOTTOLI —> ARCHIVIO DEI NUMERI ARRETRATI trovate, e potete scaricare gratuitamente, tutti i numeri in formato *.pdf dal 1998 al 2013.

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CASTAGNATA PER LAS QUETZALITAS

Domenica 2 novembre dalle ore14, a casa di Nico e Angelina, tradizionale castagnata di solidarietà con le ragazze e i ragazzi di strada del Guatemala.

Il gruppo musicale “Lello & C.” ci allieterà  con musiche anni ’60 e karaoke.  Alle ore 15, per i piccoli e le piccole, intrattenimenti con colori, giochi e magia…

Sono graditi dolci fatti in casa, bibite e naturalmente CASTAGNE (da portare in mattinata per la preparazione). Durante la castagnata sarà effettuato un “banco di beneficenza” il cui ricavato sarà interamente devoluto alla “CASA 8 MARZO” – Guatemala.

Ricordiamo inoltre che continua la raccolta di materiale didattico per il NICARAGUA: portapenne, zainetti piccoli (usati), colori, matite, biro, ecc.

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GRUPPO UOMINI IN CAMMINO

Il gruppo si incontra giovedì 13 e 27 novembre.

Ricordiamo agli uomini che leggono questo foglio che il nostro gruppo è sempre aperto a chi sente il desiderio di conoscerci o di mettersi in cammino con noi. Basta una telefonata per un contatto preventivo con uno di noi.

Gli incontri del gruppo si svolgono presso la sede del FAT (Vicolo Carceri 1, Pinerolo) ogni quindici giorni, il giovedì, con il solito orario: 19-20,30. Poi andiamo in pizzeria a far cena.

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AL  MERCATO  VANNO  SOLO  LE  DONNE

Al mercato vanno solo le donne: sono loro che gestiscono l’economia familiare, la distribuzione e lo scambio dei “beni”, tra cui i prodotti agricoli. Terre e case non possono essere di proprietà privata, ma appartengono al clan familiare, che le coltiva e se ne prende cura. Ogni decisione viene presa collettivamente e all’unanimità, tanto nel consiglio di clan quanto in quello di villaggio e in quello regionale. La mediazione tra i diversi punti di vista non viene interrotta fino alla completa unanimità, costringendo i delegati a una spola incessante con il proprio clan o il proprio villaggio, per riportare ogni volta la decisione aggiornata.

Sembra fantascienza, a fronte delle consolidate pratiche decisioniste e verticistiche della nostra cultura patriarcale-capitalistica-imperialistica, che maschera il “pensiero unico”, l’unico ammesso, con infiniti trucchi chiamati “democrazia della maggioranza”. Tutte ne fanno le spese: minoranze e maggioranza; ma tant’è: ogni sogno diverso è inesorabilmente tacciato di utopia e ideologia e come tale additato al pubblico ludibrio. Fino alla quasi totale incapacità di sognare altro… e alla rassegnazione, che condanna tante persone a incazzarsi davanti al televisore. E basta.

Invece non solo sognare fa bene, ma fa bene venir a sapere che in giro per il mondo c’è un sacco di gente che sta meglio di noi. Magari non hanno la TV né lo smartphone, certamente non hanno SUV né, forse, nemmeno un’utilitaria… ma nelle loro comunità non esistono né ricchi né poveri. Scusate se è poco! Perché i beni – i prodotti della terra e i servizi alle persone, gli strumenti di lavoro e le conoscenze utili – sono distribuiti equamente tra le persone del clan e tra i clan del villaggio e tra i villaggi della regione.

Tutta questa solidarietà è possibile perché i clan si imparentano tra loro quando ragazzi e ragazze di clan diversi si innamorano e si sposano… E’ così che ci sono – in Messico e in Indonesia e dovunque altrove, tranne che in Europa – non solo piccoli clan, ma anche comunità di diecimila, di centomila o di sei milioni di anime, belle e felici. Anche se in qualche luogo – vedi i Moso in Cina – il consumismo globalizzato sta cominciando a tentare i ragazzi…

Ma… se non è un’utopia, qual è il segreto? Non è certo un segreto: è la sovranità femminile, riconosciuta e onorata anche dagli uomini, che ne godono i vantaggi e collaborano consapevolmente. Basta sfogliare l’indice del libro Le società matriarcali di Heide Göttner-Abendroth (ed. Venexia, Roma 2013) per incontrare i Khasi dell’India nordorientale, i Newar del Nepal, i Moso e i Chiang e gli Yao e i Miao della Cina, i Minangkabau dell’Indonesia, gli Aruachi del Sud America, i Curra dell’America Centrale, gli Hopi e gli Irochesi dell’America del Nord, i Bantu, i Bemba e i Luapula dell’Africa Centrale, gli Akan e gli Ashanti dell’Africa Occidentale, i Tuareg dell’Africa del Nord… E non finisce qui. Ma credo che questo elenco parziale sia già molto eloquente.

Manca l’Europa, come dicevo prima. Perché qui da noi non è certo riconosciuta la sovranità femminile, ma domina incontrastato il patriarcato. Proprio incontrastato, però, non direi: è stato già dichiarato morto! E non solo dalle donne di Via Dogana, qualche anno fa, nel loro Sottosopra rosso; ma da molte donne e anche da uomini che scelgono consapevolmente di sottrargli il proprio consenso.

La venuta in Italia di Heide Abendroth è ogni volta l’occasione per incontrarsi, non solo con lei, ma anche tra loro, tra noi, per salutare con gioia le facce nuove e per consolidare la nostra adesione a principi e valori che non solo ci attraggono, ma ci convincono e ci stimolano a piccole pratiche quotidiane di secessione dalle catene – poco dorate, in verità – del pensiero unico imperante.

Esattamente questo è accaduto la sera del 15 ottobre scorso, alla Villa 5 di Collegno: Heide ci ha raccontato e illustrato i principi e i valori di queste società matriarcali di pace, che al termine di ogni capitolo del libro riassume sotto il titolo “Per comprendere la struttura delle società matriarcali”. E, dopo una breve cenetta sfiziosa e frugale, si è prestata volentieri al dialogo con le mille domande delle 30 donne e dei 4 uomini presenti. Dopo aver soddisfatto le curiosità principali sulla vita e sull’organizzazione di quelle società, il tema che si è installato al centro del confronto è stato: come possiamo introdurre quei valori e quei principi nella nostra società patriarcale-capitalistica-eccetera?

La cosa principale e indispensabile – ha sostenuto Heide, con il consenso delle altre donne – è far crescere la solidarietà fra le donne, che le porti a riconoscersi reciprocamente autorità e competenze d’amore. Molti uomini ne coglieranno la convenienza anche per sé e la trasformazione della società patriarcale-eccetera non sarà più un’utopia ideologica. Questa solidarietà fra donne può crescere e consolidarsi se donne si mettono alla guida – con gli uomini disponibili – di ogni iniziativa di economia dal basso e di democrazia partecipata e diretta, come gli orti solidali, i GAS, il cohousing… Ognuna delle donne presenti aveva un’esperienza da raccontare.

Giustamente una giovane donna ha sostenuto con enfasi: “Ho bisogno che non siano sempre solo le donne a cominciare; ci vuole partnership: anche gli uomini comincino a fare atti eroici!”. Atti eroici: ha detto proprio così; a noi uomini che abbiamo seminato eroi in ogni angolo della terra e in ogni epoca… Eppure sembra proprio eroico il coraggio che ci vuole per rinunciare ai dividendi del patriarcato e per trovare in noi, ciascuno in sé, la disponibilità ad ascoltare con attenzione queste donne e a riflettere, mettendo a confronto la vita infelice che il capitalismo patriarcale ci impone e la serenità consapevole di uomini che vivono onorando le madri.

Questo è stato il messaggio finale e principale di Heide: che le madri vengano onorate e che gli uomini abbiano comprensione per i bisogni delle donne.

Sono tornato a casa con un pensiero felice nel cuore. Proprio due sere prima un mio amico del GAS di Pinerolo mi ha detto: “Beppe, mi piacerebbe organizzare un incontro pubblico per presentare e parlare del libro Matriarché”. Urrah, Paolo! Non ne vedo l’ora.

Per chi non ne avesse mai sentito parlare, Matriarché raccoglie riflessioni e testimonianze di donne e uomini che operano nei diversi campi che compongono il mosaico delle buone pratiche di impronta matriarcale. E’ curato da Francesca Colombini e Monica Di Bernardo; è edito da Exorma ed è stato stampato raccogliendo il denaro necessario tra chi prenotava la propria copia anticipandone il prezzo di copertina. Quante cose si possono fare, se solo abbiamo il coraggio di mettere naso e piedi fuori dai confini castranti della cultura patriarcale!

P.S. – Un’efficace sintesi delle ricerche e del pensiero di Heide Göttner-Abendroth è contenuta nell’intervista che le ha fatto Alessandra Pigliaru su Il Manifesto dello stesso 15 ottobre.

Beppe Pavan

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SABATO  8  NOVEMBRE  2014, alle  ore  17, al  Teatro  del  lavoro, via Chiappero – Pinerolo

ANNA  DI  SALVO (artista e insegnante) e BIANCA BOTTERO (urbanista)

presenteranno il libro:

ARCHITETTURE  DEL  DESIDERIO
Riflessioni e racconti della Rete nazionale LE CITTA’ VICINE

Le curatrici Bianca Bottero, Anna Di Salvo e Ida Farè hanno raccolto gli scritti preparatori e tutto il ricco dibattito svoltosi in occasione del convegno Microarchitetture del quotidiano – Sapere femminile e cura della città, svoltosi a Milano nel 2008. Emerge dall’insieme un quadro vivissimo dei modi creativi con cui tante donne si esprimono per affermare la bellezza, la convivenza, la memoria delle loro città, e dei conflitti che guidano in prima persona contro il malgoverno che, nell’Italia di oggi, devasta la qualità degli spazi pubblici urbani e quindi la ricchezza intrinseca della polis.

Organizzano l’incontro: Legambiente circolo di Pinerolo – Pensieri in Piazza – Presidio Libera “Rita Atria” di Pinerolo – Italia Nostra del Pinerolese – Uomini in Cammino – GAS Pinerolo – Osservatorio 0121 – Salviamo il Paesaggio Pinerolo

Ragioniamo insieme sui modi per realizzare la partecipazione democratica delle donne e degli uomini pinerolesi alle scelte per il futuro della  nostra città e alla cura dei suoi spazi.

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COMUNITA’ CRISTIANA DI BASE DI PIOSSASCO

domenica 9 novembre h 10 Eucarestia – la riflessione biblica sarà sul Vangelo di Giovanni curata da Cecilia;

sabato 15 novembre h 15 Gruppo biblico – riflessione biblica sul vangelo di Giovanni curata da Maria

Gli incontri si svolgeranno da Maria Grazia Suppo in via Martiri della Libertà 17.

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