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Liturgia della domenica – anno liturgico C – Pagina 7 – CdB – Comunità Cristiana di Base Viottoli

28^ domenica del T.O.

La salvezza nasce nel cambiamento radicale di vita

Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!» (Luca 17, 11-19).

Di nuovo un samaritano al centro della scena! Ne abbiamo incontrato uno al capitolo 10, portato da Gesù ad esempio di “relazione di prossimità” compassionevole per quell’uomo che era stato derubato e abbandonato come morto sul ciglio della strada; questa volta è un lebbroso, che si muove in gruppo con altri nove per non essere scacciati a sassate e avere così l’opportunità di arrivare fino a Gesù e invocare la sua compassione.

Ne hanno sentito parlare, sanno chi è e lo chiamano “maestro”. Sanno chi è e non esitano un istante quando lui ordina loro di andare a mostrarsi ai sacerdoti, responsabili della sanità pubblica e giudici di quella individuale. E’ chiara la promessa contenuta nelle sue parole: andate tranquilli, i sacerdoti non potranno che constatare la vostra perfetta guarigione. E questo avviene.

Come in molti altri casi narrati nei Vangeli, è stata la loro fede che li ha guariti. Ma, mentre gli altri nove accelerano per arrivare in fretta dai sacerdoti e poter poi correre a casa a festeggiare, ebbri di gioia, quel samaritano torna indietro. La meraviglia per il suo corpo di nuovo integro e sano lo lascia senza parole… e la gioia diventa immediatamente riconoscenza e gratitudine: lode a Dio e grazie a Gesù! Continua a leggere