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Liturgia della domenica – anno liturgico C – Pagina 18 – CdB – Comunità Cristiana di Base Viottoli

17^ domenica del T.O.

Una preghiera sempre attuale

Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione». Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza. Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!». (Luca 11, 1-13).

Come spesso ci testimoniano i vangeli, Gesù prega; in questo brano uno dei discepoli, gli chiede di insegnare loro a pregare, così come ha fatto Giovanni con i suoi discepoli. La richiesta, più che imparare una preghiera, sembra di esser quella di imparare un proprio modo di pregare, come se ogni gruppo dovesse avere il suo e unico modo… Ma la risposta di Gesù, chiara e precisa, suggerisce di utilizzare una preghiera che è quella che ha le radici nella loro cultura ed è basata sulla lode a Dio e al suo Regno.

Certo Gesù pregava con parole che rispecchiavano la cultura del suo tempo e quindi anche la sua, ma credo anche che con la sua risposta, Gesù vuole insegnarci il profondo legame che c’è tra la dimensione della gratuità dell’amore che riceviamo dal Padre ed il nostro impegno verso il prossimo, richiamando soprattutto l’attenzione sull’importanza di mantenere un dialogo costante con Dio, e di non stancarsi mai di avvicinarsi alla sua fonte. Continua a leggere