19^ Domenica del T.O.

Sentire la presenza di Gesù

Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull’altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù. La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio» (Matteo 14,22-33)

Il racconto di Gesù che cammina sulle acque del lago di Tiberiade agitate dal vento è presente in Matteo, Marco (Mc 6, 45-53) e Giovanni (6, 16-21). Nell’analisi dei testi Meier dice che i racconti di Marco e Giovanni sono derivati da due fonti diverse, molto antiche, esprimenti racconti tradizionali delle comunità cristiane dei primi decenni  (J.P. Meier,  Un ebreo marginale, vol 2, p.1099- 1135).

Nelle descrizioni di tutti gli evangelisti ci sono alcuni punti salienti:

–    il miracolo di Gesù che cammina sull’acqua è legato al racconto della moltiplicazione dei pani
–    Gesù invita i discepoli a partire e resta solo salendo sul monte a pregare
–    Nella notte i discepoli navigano sul lago agitato dal vento, tuttavia  non sembrano in pericolo di vita, sanno governare la barca
–    Gesù si avvicina alla barca camminando sulle acque e viene scambiato per un fantasma
–    Gesù si fa riconoscere dai suoi: “Sono io, non temete”

La versione di Matteo segue la fonte di Marco, ma inserisce in più l’episodio di Pietro che raggiunge Gesù sulle acque. Pietro dubita e ha paura, chiede aiuto e viene salvato. I discepoli riconoscono la grandezza e il potere del maestro “tu sei veramente il figlio di Dio”.

Meier si chiede se il racconto di Gesù che cammina sulle acque possa avere origine da un qualche episodio realmente accaduto durante la sua vita pubblica o sia una creazione della chiesa primitiva. Continua a leggere