21^ Domenica del T.O.

Pensare secondo Dio: che vorrà mai dire?

Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (Matteo 16,13–19).

Il contesto

Questo brano è stato sempre molto commentato, creando spesso situazioni problematiche, soprattutto quando è stato letto e interpretato in modo fondamentalista, dando cioè a queste parole il connotato di “parola di Dio”.

Si è cercato di far risalire a questa pagina il “primato di Pietro”, questa struttura che si è poi configurata e costruita in modo totalmente difforme dal messaggio di servizio che ha caratterizzato tutto l’insegnamento di Gesù e tutta la sua esistenza.

In realtà Matteo (e la sua comunità) costruisce questo racconto con l’intento di risolvere un conflitto presente nella sua comunità. Da un lato, alcuni sostenevano la posizione di Paolo che, come sappiamo, affermava che solo la fede in Cristo salva, mentre altri sostenevano quella di Giacomo (e la comunità di Gerusalemme), che esigeva in toto il rispetto della legge mosaica, con i suoi riti e le sue pratiche.

Sciogliere e legare

Faccio mio questo testo di Bruno Corsani: “«Quelli di Giacomo» (Galati 2, 12) dicevano: «Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, non potete essere salvati» (Atti 15,1).

Paolo diceva: «Noi sappiamo che Dio salva l’uomo non perché questi osserva le pratiche della legge di Mosè, ma perché crede in Gesù Cristo. E noi abbiamo creduto in Gesù Cristo per essere salvati da Dio per mezzo della fede in Cristo… Nessuno infatti sarà salvato per mezzo delle opere comandate dalla legge» (Galati 2,16). Continua a leggere