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CdB – Comunità Cristiana di Base Viottoli – Pagina 58 – (Pinerolo – To)

20^ Domenica del T.O.

Un pasto aperto, senza tessere

Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro». Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele». Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita (Matteo 15, 21-28).

Tutto il cap. 15 ruota, in qualche modo, attorno al cibo e ai riti tradizionali che lo riguardano: lavarsi le mani prima di mangiare (1-20), non dare ai cani il pane destinato ai figli (21-28), condividere il cibo con chi ha fame (29-39).

Il cibo, e tutto ciò che lo riguarda, è così presente, così indispensabilmente presente, nella quotidianità umana, così indissolubile dalla vita, da essere la più facile e feconda fonte di esempi, metafore e simboli nella conversazione e nello scambio di pensieri e parole. E nelle pratiche, quelle materiali e quelle simboliche, di comunità, di condivisione, di solidarietà.

Una lezione che non abbiamo ancora appreso

Il pasto aperto a tutti e tutte era una pratica costante per Gesù: nelle parabole (quel re voleva la sala piena per le nozze del figlio, a costo di costringervi tutti i barboni del regno…) e nei momenti simbolicamente più intensi, come quello raccontato nell’ultimo brano del capitolo. Chi condivide il poco che ha mette in moto una catena formidabile di emulazione nella condivisione: ce n’è per tutti e tutte e se ne avanzerà sempre un sacco… anzi, sette ceste piene. Continua a leggere