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MANIFESTO SULLA FAMIGLIA E SULLA DIVERSITA' SESSUALE
Redatto dalla Asociaciòn de padres y madres de gais y lesbianas
 
La conseguenza logica dell'affermarsi della democrazia ha prodotto, ai giorni nostri, un lento ma inesorabile abbattimento di tutte le barriere di discriminazione sociale attribuibili a cause che non sono valorizzabili in termini morali: il sesso, la razza, le credenze… Ci guardiamo indietro e ci congratuliamo: quante inutili sofferenze, quanta sottomissione agli arbitrii, quante autonegazioni abbiamo ottenuto di evitare! Ma noi padri e madri di gay e lesbiche dobbiamo senza dubbio vedere ancora con meraviglia come i nostri figli e figlie siano vittime di una legge e di un comportamento sociale che li stigmatizza. Così essi continuano ad essere obbligati a nascondersi, senza altro motivo che quello di essere ciò che sono e pur essendo ormai opinione comune che la pratica della propria personalità e del proprio orientamento sessuale non determina alcun danno per le persone e per la società, ma solo un contributo di arricchimento alla costruzione sociale.
 
Noi, padri e madri, conosciamo bene l'angoscia con cui hanno vissuto la propria adolescenza, quando si guardavano attorno e non trovavano nessun modello positivo con cui potersi identificare, se non addirittura un futuro di pubblici sberleffi ed una demonizzazione dei propri sentimenti. Molti di loro hanno perso in una assurda e tragica lotta con se stessi, pagando un triste tributo di instabilità mentale e di svalutazione della propria autostima.
 
Poiché sappiamo che la coscienza e l'immaginario collettivo si evolvono lentamente, crediamo che esistano già le condizioni che permetterebbero di reclamare una spinta decisiva per vedere i nostri filgli e figlie membri, a pieno diritto, della società, abolendo finalmente l'ultima barriera di una arbitraria segregazione.
 
Ci rivolgiamo alle persone ed ai poteri pubblici che le rappresentano: sappiate che esiste una gran numero di giovani condannati iniquamente a sofferenze distruttrici che non solo tolgono loro l'illusione di vivere,ma anche qualsiasi speranza di felicità e che questo accade senza un qualsiasi motivo razionalmente sostenibile: è finalmente giunto il momento di sentire il dovere morale di riparare a così grande danno. Per tutto questo, la Associazione dei padri e delle madri di gay e lesbiche vi suggerisce una riflessione generosa che abbatta i pregiudizi arbitrari, e richiede la vostra adesione al seguente
 
MANIFESTO
 
1) Chiediamo, come obiettivo primario, che i poteri pubblici diano mandato, al mondo Universitario, di elaborare un rapporto completo sulla problematica sociale che colpisce gli adolescenti ed i giovani omosessuali, in modo che le conclusioni che da esso si potranno ricavare permettano di orientare le grandi linee dell'intervento politico.
 
2) È assolutamente necessario, sia per il suo aspetto emblematico che per la sicurezza giuridica che da esso promana, che si faccia menzione esplicita del rispetto della diversità sessuale come di uno degli obiettivi dell'insegnamento primario e secondario.
 
3) Poiché l'identità sessuale delle persone si manifesta coscientemente durante la frequenza della scuola è proprio questo il luogo dove è più necessario intervenire per favorire quelle relazioni positive che aiutino a superare l'angoscia dello stigma e permettano di intravedere un'orizzonte aperto alla speranza: tutto ciò presuppone che le autorità educative introducano, nei piani di studio ufficiali, tanto la conoscenza delle diversità sessuali che quella del rispetto e della solidarietà.
 
4) Per gli stessi motivi è urgente che il materiale didattico delle scuole primarie e secondarie tenga conto, come requisito da esigere per la sua omologazione da parte del Ministero, della diversità sessuale come un fatto acquisito, normale e senza nessuna discriminazione morale di alcun tipo.
 
5) È un fatto evidente che i luoghi dell'insegnamento non accettano normalmente il compito di orientare ed aiutare alcuni studenti che, aprendosi dopo il riconoscimento di se stessi, sentono più viva ed aperta la propria sensazione di abbandono. Una tale situazione non dovrà più essere imputabile in nessun caso ad un comportamento sistematicamente refrattario da parte dei professori, ma alla mancanza di risorse per farsene carico. È indispensabile che tutori e professori siano dotati di una formazione sufficiente per poter svolgere questo compito.
 
6) Una speciale responsabilità compete ai mezzi di comunicazione per la propria indiscutibile influenza sulla società. Deploriamo il modo frivolo e sensazionale quando non rozzo di trattare l'argomento con cui questi mezzi contribuiscono a perpetuare lo stigma, per cui chiediamo loro di rispettare un codice deontologico che consideri l'omosessualità alla pari con l'orientamento della maggioranza, senza scordare la pressante necessità di lanciare messaggi tendenti a ottenere che le persone omosessuali godano di una partecipazione senza ostacoli nella società che si ritiene integratrice.
 
7) Reclamiamo l'abrogazione delle leggi sulla famiglia che segnano ancora una barriera omofoba e denunciamo le diverse richieste che contribuiscono al mantenimento di tali leggi di esclusione e disprezzo. Come madri e padri comprendiamo l'impossibilità per i nostri figli e figlie di aprirsi al futuro con speranza, mentre sono colpiti da una qualsiasi forma tangibile e legale di condanna.
 
8) Le amministrazioni pubbliche debbono contribuire ad accelerare la normalizzazione dell'opinione pubblica nei confronti delle persone omosessuali mediante campagne ufficiali, considerando che tali comportamenti hanno un grande impatto e credibiltà sulla popolazione.
 
9) La classe politica deve farsi carico di un impegno di pedagogia pubblica che accolga, in maniera manifesta, l'ideale di una piena integrazione e normalizzazione dell'omosessualità nella vita quotidiana. Il discorso politico deve far riferimento ad essa senza pretendere di nasconderla, ogni volta che ciò sia pertinente.
 
10) Infine noi ci rivolgiamo a voi tutti, cittadini e cittadine che a volte avete sofferto per cause diverse l'esperienza della sofferenza ingiusta o siete stati oggetto di vessazioni arbitrarie. Vi chiediamo di mettervi nei panni di tanti ragazze e ragazze che vivono permanentemente in questa situazione di ingiustizia e di arbitrarietà per l'unica ragione di essere diversi. Vi chiediamo di contribuire, nelle vostre sfere di influenza ad educare la mentalità ed a rimuovere quei pregiudizi irrazionali che servono solo ad alimentare un dolore assurdo ed ingiusto.