Foglio di Comunità – n° 4/2015

Bollettino informativo non periodico della Comunità cristiana di base Viottoli
Distribuzione gratuita — Pinerolo (To),  30/03/2015
pasqua2015|

LE EUCARESTIE

DOMENICA 19 aprile     ore 10

DOMENICA   3 maggio   ore 10

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GIORNATA COMUNITARIA

Domenica 19 aprile, dopo una breve celebrazione che inizierà alle 10, è convocata l’assemblea di comunità. Chi può è invitato/a a fermarsi a pranzo per continuare lo scambio conviviale, oltre che del cibo, anche di pensieri, esperienze, incontri, proposte…

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GRUPPO BIBLICO

Ogni lunedì sera, alle ore 21, presso il FAT: stiamo terminando il libro degli Atti degli Apostoli. Sul prossimo numero di Viottoli pubblicheremo le introduzioni e le riflessioni.

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GRUPPO RICERCA

Giovedì 9 e 23 aprile, alle ore 21, a casa di Paola ed Elio. Continuiamo con la lettura di alcuni capitoli del libro Le società matriarcali. Il gruppo è aperto ad accogliere con gioia chiunque fosse interessato/a a questa ricerca.

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GRUPPO DONNE

Mercoledì 8 aprile, ore 20,45 da Luciana: ci stiamo preparando per il XXI Incontro  Nazionale donne cdb e non solo e stiamo continuando a leggere il libro “Le amiche di Dio”. Vi invitiamo a visitare il nostro sito: http://gruppidonne.cdbitalia.it

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LA SCALA DI GIACOBBE

Sabato 18 aprile 2015 alle ore 17: incontro presso la sede dell’ARCI, stradale Baudenasca 17, Pinerolo. Alle ore 19,30 cena autogestita. Alle ore 21 proiezione di un film a tematica LGBT.

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UN ABBRACCIO…

A Elsa, a Maria Franca, a Franca Gonella e mamma Lucia, a Maria e Ugo, a Marta, a Canzio e Luciana… e a tutti e tutte coloro che vivono periodi di sofferenze e difficoltà. Non sempre sappiamo o possiamo essere di aiuto, ma vi accompagniamo quotidianamente con il nostro affetto e le nostre preghiere.

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COLLEGAMENTO NAZIONALE CDB

Il 21 /22 marzo scorso si è svolto a Firenze, ospiti della Cdb Isolotto, il collegamento delle CdB italiane che ha visto Massimiliano Tosato debuttare nella veste di “segreteria tecnica”. A nome della nostra Comunità abbiamo partecipato Paolo ed il sottoscritto. In attesa del verbale “ufficiale” ecco alcune anticipazioni.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono stati parecchi. Oltre a quelli di routine ci si è soffermati sugli ultimi incontri nazionali ed europei. Su quello nazionale il giudizio è stato positivo sia per la partecipazione sia per gli argomenti trattati, mentre il convegno europeo dello scorso settembre ha visto, purtroppo, una partecipazione italiana molto ridotta. A motivo è stato evidenziato il costo e la difficoltà linguistica, oltre allo scarso coinvolgimento delle nostre realtà.

Questo argomento ha fatto emergere una riflessione, non nuova, circa la difficoltà di fare rete con altri gruppi di base, in particolare con chi opera all’interno della Chiesa italiana. Non siamo spesso accolti a motivo delle nostre posizioni, ritenute spesso troppo radicali in questo momento di euforia per papa Francesco.

Anna di Verona, su richiesta dei presenti, ha presentato il XXI incontro nazionale delle “Donne cdb e non solo” che si terrà a Verona il 15-17 maggio prossimo.

Il 9 maggio, a Roma, vi sarà un incontro, promosso da alcun gruppi ecclesiali di base, per ricordare la chiusura del Concilio Vaticano II. E’ stato proposto di partecipare come Comunità e di chiedere a Franco Barbero (della cdb di via Città di Gap) di rappresentare le nostre realtà con un breve intervento: proposta accettata. Inoltre a dicembre vi sarà un importante incontro internazionale sempre sullo stesso tema a Roma presso la casa La Salle.

La gestione del sito nazionale delle cdb sarà ancora mantenuta da Paolo con l’invito alle comunità a collaborare sia ai primi piani, sia con la comunicazione di iniziative programmate. L’accesso è buono e vi è l’impegno di utilizzare questo strumento per farci conoscere di più.

Da ultimo è stata scelta la data per il prossimo Incontro nazionale: sarà nel fine-settimana del 25 aprile del 2016.

Seguendo le indicazioni di papa Francesco si è ipotizzato un tema: “Corruzione e coerenza per i cristiani”. A questo tema è stato proposto di aggiungere anche la discriminazione soprattutto nella chiesa cattolica verso le donne, le persone LGBT, le realtà di base non omologate, i preti sposati e non…

Il prossimo collegamento è previsto presso le CdB di Livorno, che hanno offerto ospitalità, il 26 e 27 settembre 2015.

Al termine abbiamo condiviso l’Eucarestia e spezzato il pane con la comunità ospitante.

Memo Sales

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C’È ANCHE LA TEOLOGIA ECO-FEMMINISTA

Domenica 15 marzo abbiamo avuto la gioia di incontrarci, come Cdb del Piemonte, con la pastora valdese Letizia Tomassone, per continuare l’approfondimento del tema “eco-teologia” dal punto di vista femminista.

Letizia ha pubblicato di recente il suo ultimo libro “Crisi ambientale ed etica. Un nuovo clima di giustizia” (Piccola Biblioteca teologica – Claudiana), che entra nel merito di questa problematica in cui siamo tutti e tutte coinvolte/i.

Molte teologhe hanno da tempo elaborato un pensiero “femminista” che spesso è portatore di una differenza di pratiche e di elaborazioni rispetto a quello degli uomini. D’altra parte va detto che molti disastri causati in ambito ambientale sono attribuibili a un sistema patriarcale basato sul dominio e sul possesso, mentre le donne, in ogni parte del mondo, hanno continuato a dare la vita e a prendersi cura dei viventi e della natura.

Le teologie eco-femministe recuperano la natura come un soggetto che interagisce con il soggetto umano, uscendo dalla relazione strumentale che rende la natura, come i corpi servili (schiavi, sottoposti, migranti, donne, lavoratori del Sud) puramente strumentali al benessere patriarcale, gerarchizzato su valori maschili” (Letizia).

Pertanto la relazione con il “creato” potrà essere solo di cura e di amore.

Un aspetto importante, che non ho trovato negli studi maschili, è che nella storia che noi conosciamo spesso la natura e la donna sono equiparate. E, insieme, diventano “oggetto” del pensiero maschile e della sua azione spesso possessiva, dominante e violenta. Il vero soggetto della storia e dell’universo è l’uomo (!).

Il pensiero, l’elaborazione e la ricerca delle donne scienziate spesso non sono né conosciute né prese in considerazione.

E allora, quando sento dire che l’antropocentrismo è stato la causa dei problemi della vita del creato, mi sembra più corretto parlare di “androcentrismo”, cioè è il maschio che si è posto come dominatore della natura e del mondo femminile.

Scrive Ina Praetorius: “L’attribuzione di determinate caratteristiche all’uno o all’altro sesso è parte integrante di un sistema di segni onnicomprensivo, di un ordine simbolico che rappresenta il mondo intero come una gerarchia, immaginandolo diviso in due sfere, l’una più alta e l’altra più bassa. Quella superiore è identificata con il maschile ed è apparentemente riferita a spirito, dio, cultura, teoria, libertà e simili; quindi a mercato, denaro, oggettività, scienza. La sfera inferiore è identificata con il femminile a comprendere: materia, mondo, natura, quotidianità, dipendenza; quindi, mondo domestico, amore, cura, soggettività, fede, opinione. Nel contempo, la sfera “alta” maschile diviene non soltanto l’umano per eccellenza, ma anche il divino. Non a caso quando teologi e filosofi parlano in generale dell’essere umano si riferiscono soltanto all’uomo bianco e adulto. Ciò significa universalizzare determinate modalità di esperienze facendole confluire in un essere umano presumibilmente privo di sesso: grande è la confusione che ne deriva. (…) Se vogliamo scardinare i meccanismi autodistruttivi della cultura occidentale, dobbiamo inevitabilmente spezzare l’ordine simbolico androcentrico in quanto tale (Ina Praetorius, Penelope a Davos. Idee femministe per un’economia globale, Quaderni di Via dogana, Libreria delle donne di Milano, pp. 37-38).

Che cosa possiamo fare noi?

  • Lavorare sugli immaginari di Dio: “Da duemila anni, parte integrante dell’ordine androcentrico è l’ormai consolidata identificazione del mistero divino con l’immagine maschile di Signore, Padre, Creatore. Le conseguenze non sono trascurabili. Forse proprio la convinzione che DIO sia una presenza spirituale maschile di ordine superiore rivela fino a che punto questa metafora sia lo snodo dal quale hanno preso origine innumerevoli aberrazioni culturali: dal concetto di guerra giusta fino allo sfruttamento autodistruttivo delle nostre risorse naturali. (…) Il processo che ha visto nascere il monoteismo patriarcale da un mondo che attribuiva al divino tanti nomi diversi è durato per secoli. Pertanto non si dissolverà dall’oggi al domani trasformandosi in qualcosa che non è ancora visibile, ma che speriamo nasca dal dialogo delle tante persone diverse che percepiscono e comprendono il divino in molti modi diversi: LUI/LEI/ESSO. Stiamo vivendo un tempo elettrizzante, un tempo in cerca di QUALCOSA che i nostri antenati e le nostre antenate ci assicurano che è e sarà sempre BUONO (Mt 19,17), ovvero l’AMORE (Gv 1,4 e 1,8) (ibidem, pp. 39-40).
  • Riconoscere Dio come Amore, Vita, Energia in relazione (Carter Heyward parla di potenza in relazione), liberandolo dalle gabbie del patriarcato. Mi sembra di poter dire che anche il Dio di cui ci parla Gesù non è patriarcale e Gesù stesso vive le relazioni con le donne del suo tempo in modo decisamente “rivoluzionario” rispetto alle pratiche correnti (es. l’unzione di Betania, la donna siro-fenicia, l’adultera…). E se le prime comunità erano animate da uomini e donne, ciò è stato “tollerato” per ben poco tempo!
  • Abbandonare la teologia e la dogmatica maschio-centrica, accogliendo i pensieri e le pratiche delle donne che, sicuramente, hanno maggiormente conservato e sviluppato capacità vitali per l’umanità intera.
  • Lavorare sul simbolico: le teologie femministe non rivendicano una fetta di potere per le donne, ma propongono una trasformazione culturale e sociale (insieme al movimento mondiale femminista) per un mondo diverso, più accogliente e capace di rispettare sia gli uomini che le donne e non solo. Già nella Bibbia le strutture di pensiero sono patriarcali: bisogna riattraversare la tradizione in cerca di ciò che ci dona libertà e salute. Abbiamo bisogno di ciò che alcune teologhe definiscono “teofantasia”, mettendo le nostre esperienze in rapporto con la tradizione, per far nascere nuove parole, nuovi segni, riti e trame di senso.
  • Ripensare in termini nuovi la relazione tra il “divino” e il mondo, unendo la liberazione e la guarigione del creato alla manifestazione della libertà delle figlie di Dio.

Carla Galetto – (primo piano pubblicato sul sito nazionale delle Cdb)

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ASSOCIAZIONE VIOTTOLI

Ringraziamo tutti/e coloro che tramite email e telefono ci contattano e per gli apprezzamenti che sovente riceviamo. Vi invitiamo a collaborare mandandoci articoli, riflessioni, preghiere, recensioni…

Per chi ancora non lo avesse fatto, sollecitiamo il rinnovo della quota associativa: 25,00 € (socio ordinario) – 50,00 € (socio sostenitore); oppure potete versare un contributo libero utilizzando il ccp n. 39060108 intestato a: Associazione Viottoli – via Martiri del XXI, 86 – 10064 Pinerolo (TO) o con bonifico bancario: IBAN: IT 25 I 07601 01000 000039060108    BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX

Vi invitiamo inoltre a richiedere copie saggio gratuite del nostro semestrale (per informazioni: viottoli@gmail.com). Sono disponibili alcune raccolte complete con tutti i numeri della rivista dal 1992 a oggi. Per informazioni potete scriverci o contattare Carla Galetto: carlaebeppe@libero.it

Sul nostro sito http://www.cdbpinerolo.it cliccando su VIOTTOLI —> ARCHIVIO DEI NUMERI ARRETRATI trovate, e potete scaricare gratuitamente, tutti i numeri in formato *.pdf dal 1998 al 2014.

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Assemblea soci :

1^ convocazione giovedì 23 aprile ore 23,30

2^ convocazione venerdì 24 aprile ore 17 (a casa di Carla e Beppe, Corso Torino 117 – Pinerolo)

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GRUPPO UOMINI IN CAMMINO

DIARIO DI UNA MOSTRA

“Riconoscersi uomini, liberarsi dalla violenza” è il titolo della mostra fotografica che abbiamo esposto a Pinerolo dal 21 al 29 marzo e che resta a disposizione di gruppi e associazioni che ce la chiedano.

La collaborazione dell’Amministrazione comunale è stata preziosa, non solo per la gratuità delle sale, ma soprattutto per la partecipazione, nel momento dell’inaugurazione, del Sindaco e delle Assessore alla Cultura/Pari Opportunità e alle Politiche Sociali: questa partecipazione sta sostenendo anche la realizzazione di altre iniziative (v. sotto).

Abbiamo realizzato il programma stabilito, anche se con qualche variante in corso d’opera. Vorrei sottolineare due cose, in particolare, a cui tengo molto:

  • La possibilità che abbiamo avuto di incontrare uomini e donne con cui fare lunghe e affettuose chiacchierate, parlando di relazioni, di trasformazione della maschilità, di amore e di problemi…
  • La splendida generosità della “comunità tanghera”, che ci ha permesso di donare all’associazione AnLib (Anime Libere) una somma considerevole, per sostenere le loro iniziative a favore di donne costrette in difficoltà da maltrattamenti e violenze.


I PROSSIMI IMPEGNI DEL GRUPPO

  • Gli incontri proseguono con regolarità giovedì 2, 16 e 30 aprile
  • Martedì 7 aprile alle ore 17, nella sala-giunta del municipio di Pinerolo: 2° incontro di associazioni e istituzioni che stanno costituendosi in rete a supporto dei cosiddetti “uomini maltrattanti”. Parteciperà Roberto Poggi, del Cerchio degli uomini di Torino, che abbiamo invitato a raccontarci la loro esperienza di ascolto degli uomini che chiedono aiuto attraverso il telefono (v. sotto).
  • Sabato 11 aprile ore 21 al Teatro Sociale di Pinerolo siamo invitati ad assistere alla rappresentazione teatrale-video curata dagli studenti delle scuole superiori del Pinerolese nell’ambito del progetto “Mi fido di te” ideato e gestito dalla Diaconia Valdese, al quale abbiamo partecipato insieme ad AnLib e a SvoltaDonna. Ho prenotato 5 posti per il nostro gruppo: chi volesse partecipare deve obbligatoriamente prenotarsi (l’ingresso è libero) telefonando al n. 0121 91457.
  • Il vescovo di Pinerolo ha accolto il nostro invito a venire a conoscerci, invito che gli abbiamo rivolto con la lettera che potete leggere di seguito:

Caro Vescovo Debernardi,

ho letto la Sua “parola” su L’Eco del Chisone dell’11 marzo scorso, in occasione della “festa della donna”, e desidero condividere con Lei alcune riflessioni, fiducioso in quel cambiamento culturale a cui le Sue parole danno impulso.

  1. Già duemila anni fa Gesù aveva saputo frenare le mani degli uomini che volevano lapidare una donna sorpresa in flagranza di adulterio… Ma quante donne sono state uccise prima che le Chiese cristiane firmassero il documento da cui Lei trae spunto! E quante verranno ancora uccise e violate anche dopo!… Perché anche quella firma non è che un passo sulla strada per il Regno dell’Amore universale. Ma è un passo importante, come ogni volta che un uomo sottrae il proprio consenso alla cultura patriarcale (…).
  2. Mi rallegro, dunque, per quella firma e condivido totalmente il Suo invito all’educazione, alla formazione, “compito che deve trovare vigilanti tutte le comunità”: “le nostre comunità devono reagire…. nessuno può chiudere un occhio… ci vuole attenzione… è necessario cominciare in famiglia…”. Parole sante.
  3. Ma la domanda che mi faccio da tempo è: chi può/deve assumersi questo compito educativo nei confronti dei “figli… ragazzi e giovani”? Credo che la risposta sia ovvia: tocca alle persone adulte, agli uomini e alle donne consapevoli e convinte. Penso, però, che nessuno possa dare ciò che non ha: per essere educatori coerenti ed efficaci dobbiamo avere la pazienza necessaria per la nostra personale auto-formazione. Sappiamo bene che è più efficace l’esempio di mille parole: è necessario quindi trasformare noi stessi/e per essere modelli nuovi per i nostri cuccioli che crescono. (…)

            Quando dico “noi” mi riferisco a tutti i genitori e a tutti gli educatori: insegnanti, preti e pastori e imam, sindacalisti e pubblici amministratori, istruttori sportivi e tutti gli adulti in generale, responsabili verso le nuove generazioni.

  1. Lei invita giustamente a “non abbandonare a se stesso l’uomo aggressivo”: certo! Anche a Pinerolo abbiamo cominciato a interrogarci, associazioni e istituzioni, sulla strada da percorrere per dar vita a servizi che si prendano cura degli uomini – e delle donne – che commettono atti di violenza di genere. Sarebbe una buona cosa che vi si coinvolgessero anche uomini e donne con compiti di responsabilità nelle chiese cristiane che hanno sottoscritto quel documento…
  2. Ma sappiamo anche che non basta. La prevenzione primaria consiste nell’imparare a vivere senza commettere violenze, non nell’intervenire dopo. Altrimenti la violenza continuerà. (…)

Parlo per esperienza, un’esperienza di vita che mi è stata possibile grazie alle donne che ho ascoltato e agli uomini con cui da più di vent’anni cammino sulla strada della trasformazione della mia e nostra maschilità. Anche la conversione, a cui siamo chiamati/e dal Vangelo, è una pratica sessuata, diversa per un uomo e per una donna…

            Sarebbe bello che Lei venisse una volta a conoscere il nostro gruppo “Uomini in cammino” (si chiama così), come ha fatto tempo fa il sindaco. Caro Vescovo, lo consideri un invito sempre valido.

            La ringrazio per l’attenzione e Le lascio i miei recapiti (…) Cordiali saluti, da parte mia e del gruppo.

Beppe Pavan – Pinerolo 17.3.2015

 

  • Prossimamente organizzeremo insieme al GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) nella sede di Stranamore (via Bignone 89) la seconda puntata della presentazione del libro “Matriarchè”, con la proiezione dell’omonimo documentario. Vi faremo sapere la data precisa.
  • Ricordiamo agli uomini che leggono questo foglio che il nostro gruppo è sempre aperto a chi sente il desiderio di conoscerci o di mettersi in cammino con noi. Basta una telefonata per un contatto preventivo con uno di noi. Gli incontri del gruppo si svolgono presso la sede del FAT (Vicolo Carceri 1, Pinerolo) ogni quindici giorni, il giovedì, con il solito orario: 19-20,30. Poi andiamo in pizzeria a far cena.

Angelo, Beppe, Domenico, Luciano, Ugo

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COMUNITA’ CRISTIANA DI BASE DI PIOSSASCO

sabato 11 aprile h. 15,00 gruppo biblico da Maria Grazia Suppo – riflessione sui capitoli da 18 a 20 del vangelo di Giovanni

domenica 26 aprile h. 10,00 Eucarestia da Maria Grazia Suppo – conclusione del vangelo di Giovanni

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