Foglio di Comunità – N°12/2014

Bollettino informativo non periodico della Comunità cristiana di base
Distribuzione gratuita — Pinerolo (To),  30/11/2014

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LE EUCARESTIE

DOMENICA   14 dicembre  ore  10 – Giornata comunitaria

NATALE  di  GESU’

LUNEDI’  22 dicembre  ore  21: Serata di preghiera, silenzio, canti e riflessioni
MERCOLEDI’  24 dicembre  ore  21: Veglia natalizia
Come facciamo da qualche anno, durante l’eucarestia faremo una colletta per continuare a sostenere i “Medici con l’Africa”

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GRUPPO BIBLICO

Ogni lunedì sera, alle ore 21, a casa di Carla e Beppe: stiamo leggendo il libro degli Atti degli Apostoli. Abbiamo deciso di non incontrarci nella sede del FAT per un risparmio energetico (infatti il riscaldamento, il lunedì, verrebbe attivato solo per noi). Riprenderemo gli incontri al FAT in primavera.

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GRUPPO RICERCA

Giovedì 4 e 18 dicembre, alle ore 21, a casa di Paola ed Elio, continuiamo la nostra ricerca sull’islamismo. Abbiamo finito di leggere Femminismo Islamico e continueremo leggendo insieme l’articolo di Letizia Tomassone, apparso su Protestantesimo vol 68 del 2013, con il titolo: “Trovare libertà femminile nell’islam contemporaneo”. Ricordiamo che il gruppo è sempre aperto alla partecipazione di chiunque lo desideri. Il 18 dicembre, verso le 19,30, ceneremo insieme e progetteremo il proseguimento del gruppo.

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GIORNATA COMUNITARIA

Domenica 14 dicembre, dopo un breve momento di preghiera, che inizierà alle 10, è convocata l’assemblea di comunità. Chi può è invitato/a a fermarsi a pranzo per continuare lo scambio conviviale, oltre che del cibo, anche di pensieri, esperienze, incontri… proposte…

La giornata continuerà con un incontro, alle ore 14 circa, sul tema: “Introduzione alla meccanica quantistica”. Ci guiderà nell’approfondimento Paolo Sales. L’interesse per questo tema è sorto in occasione dell’ultimo Convegno regionale di ottobre (v. Viottoli 2/14), proprio perchè, tra i materiali forniti da Carlo Bianchin, c’era l’articolo di Adista-Documenti che parlava del libro “Quantum Theology” di Diarmuid O’Murchu, “vera pietra miliare nel cammino di riflessione teologica più aperto alle nuove acquisizioni scientifiche (…) Quello che appare come il principale merito dell’autore: quello di aver mostrato come la fisica quantistica trasformi radicalmente la visione dei nostri antenati, rompendo «le regole della logica tradizionale incontrovertibile con cui abbiamo sempre funzionato e ancora funzioniamo» e obbligandoci a riformulare tutte le nostre categorie, «che ora non hanno più senso e non rispondono alle conoscenze attuali». Si tratta di una rivoluzione scientifica che «comporta ed esige» il superamento dei vecchi paradigmi e «la creazione di un racconto interamente nuovo», di cui la fisica quantistica appare «il simbolo più emblematico»: una visione della realtà «talmente attraente per la teologia che – secondo le parole di Sallie McFague citate proprio in apertura del libro – saremmo ottusi se non ne approfittassimo.

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GRUPPO DONNE 

Mercoledì 10 dicembre, ore 20,45, da Luciana.

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INCONTRO  CON  LE  DONNE  DI  MAMBRE

Le donne della comunità di Mambre (Cn), a partire dal loro desiderio di un confronto con il nostro gruppo donne, ci avevano chiesto un incontro che abbiamo realizzato nella giornata di domenica 23 novembre. Al mattino noi del gruppo donne abbiamo preparato la celebrazione eucaristica della comunità, poi abbiamo pranzato tutti/e quanti/e insieme e, nel pomeriggio, abbiamo svolto un bell’incontro tra donne. Prossimamente cercheremo di fare una breve sintesi degli aspetti più significativi che abbiamo “toccato”. Riportiamo qui di seguito la predicazione fatta da Luciana e le successive riflessioni.

Carla

Marco14,3-9: Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un’opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch’era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».

Mi sono chiesta come una donna avrebbe descritto ciò che è accaduto. Meglio, come la donna stessa del racconto avrebbe descritto il fatto, spiegato il gesto, giustificato il cosiddetto “spreco”.
Ovviamente il testo riporta lo scandalo e le parole di rimprovero dei discepoli maschi e quelle decise e in sua difesa di Gesù : “Lasciatela stare; perchè le date fastidio?”. Forse la volevano cacciare? L’hanno allontanata? L’hanno minacciata? “Erano infuriati contro di lei” (v.5).
Come raccontare un gesto così gratuito e coinvolgente?
Ma poi, è necessario in una relazione d’amore spiegare il desiderio di procurare piacere all’altra/o?
Il piacere per l’aroma, per la consistenza dell’olio che pulisce e nutre, per la carezza che accompagna l’estendersi dell’unguento.
“Quanto è buono e soave…” recita il salmo 133, “è come olio profumato sul capo, che scende sulla barba, sulla barba di Aronne, che scende sull’orlo della sua veste”. E’ necessario far capire? Giustificare?
Un dono è importante, è prezioso. Deve essere giustificato? Perchè è incomprensibile “un’opera buona”(v. 6)?
Perchè deve inserirsi nell’economia dell’utilità, del rapporto tra costo e benefici? E perchè, come viene detto da alcuni, un gesto di amore è spreco?
Forse perchè non si vede il risultato di questo gesto, non se ne capisce la convenienza, la redditività, mentre è proficuo e vantaggioso tradurre tutto in denaro per compiere una costruttiva operazione verso i poveri….
Non è un sentimento egoistico a spingere alla critica, ma una parziale visione delle cose e delle relazioni.
Come dice Geneviève Vaughan, “lo scopo del dono libero e gratuito è di soddisfare le necessità dell’altro”.
Per questo io credo che la donna a Betania sia stata compresa e difesa da Gesù.
Non per contrapporla ai discepoli scandalizzati, ma perchè il suo prezioso, libero e gratuito dono ha parlato un linguaggio originale e non omologato, purtroppo non ascoltato e comunque male interpretato, se non addirittura ostacolato.
Gesù, però, è nella sua “lunghezza d’onda”, riconosce nel gesto di amore una diversa economia: quella che lui stesso pratica e della quale beneficia.
L’autorizzazione che la donna si dà nel compiere quel gesto, che nasce dalla spontaneità e non dal calcolo, da dove arriva?
Da se stessa, da quello che per lei è priorità e in quell’occasione il benessere dell’altro; non è subordinato alla razionalità, che vorrebbe dare valore più importante alla distribuzione di denaro ai poveri, come viene ricordato da alcuni discepoli.
“I poveri li avete sempre con voi… me non mi avete sempre” (v. 7). Forse ci viene detto che non siamo in grado di risolvere il problema della povertà e che per tutta la vita facciamo i conti con la faticosa ricerca della giustizia, della distribuzione e condivisione, consapevoli della nostra impotenza di fronte ai massimi sistemi regolati da leggi che si basano sull’accumulazione e sul dominio.
Nello stesso tempo a me sembra che ci ricordi, però, che, scegliendo le nostre priorità nella vita e riconoscendone i valori essenziali, quelli che “succhiamo” dal seno materno, quelli che vengono originati dalle cure parentali, possiamo costruire un mondo e relazioni basate sul dono, la cura, l’attenzione, il perdono: relazioni vitali e non mortifere.
Così come scrive la filosofa Vaughan: “…l’economia del dono è veramente uno stile di vita migliore: migliore nel soddisfare i bisogni di tutti, nel rendere possibile una cooperazione pacifica e nell’agevolare lo sviluppo del potenziale umano di ognuno”.
Gesù per i suoi, e ogni donna e uomo per noi, è ciò che non abbiamo per sempre e l’invito che riceviamo è, come per la donna di Betania, di autorizzarci a compiere, sempre gratuitamente e al di fuori di ogni logica retributiva o economicamente vantaggiosa, “un’opera buona”!

Luciana Bonadio

Gesù ha saputo trovare una buona mediazione tra gli uomini al suo seguito e la donna, tra due modi diversi di esprimere la fede.
C’è del buono nel voler essere vicino ai poveri e utilizzare con parsimonia le risorse a disposizione, ma c’è del buono anche nella generosità, nella bellezza e apertura di un gesto simbolico che tocca nel profondo e risveglia desiderio e forze nuove.
Non è necessario creare contrapposizioni se si hanno elementi validi e amore sufficiente per spiegare.
Chi ha orecchie per intendere intenda e, a duemila anni di distanza, le semplici parole di Gesù ci parlano ancora con chiarezza.

Doranna Lupi

In Marco 14,3-9 mi ha colpito il riferimento al Bello e al prezioso: infatti troviamo il vaso di alabastro, l’olio profumato di nardo puro. È, inoltre, un brano intriso di sensualità: il profumo del nardo, l’unzione del capo di Gesù; i sensi, qui, non vengono demonizzati, ma sono un canale per l’elevazione dell’anima e per offrire Amore e piacere.
Penso che in questo momento storico sia importante ritrovare il gusto del Bello, della Bellezza in tutte le sue manifestazioni, e per noi, incarnati in un corpo umano, ciò si esprime attraverso i sensi, pur senza arrivare all’edonismo estremo in cui il piacere sensuale diviene fine e non mezzo per vivere un’esperienza umana più ampia, coinvolgente e trasformativa.

Luisella Festa

In una situazione senza speranza e di violenza incombente – Gesù stava per esser catturato e ucciso – questa donna ha fatto con semplicità e determinazione ciò che a lei sembrava bene e necessario in quel momento, ha fatto ciò che le suggeriva il suo cuore.
Questa donna, con un’azione che va al di là dei modi di vedere abituali, dei calcoli di costo-beneficio, del “buonsenso”, è andata incontro alla solitudine di Gesù, al suo bisogno di conforto, di calore umano. Ha compiuto un grandioso atto di “spreco”, di magnificenza, di bellezza. Gesù l’ha capita, l’ha difesa: “Ella ha  compiuto verso di me un’opera buona”.
Pensando a noi, alla nostra grigia società utilitaristica, a volte mi chiedo quanto spazio ci sia ancora per l’armonia, per l’amore del bello senza l’utile. Quando vedo degli atti di distruzione vandalica contro i beni comuni mi chiedo, con dolore, quale rabbia, quali anime ferite hanno potuto fare ciò. E io e noi, cosa possiamo fare?

Luisa Bruno

 Mi domando cosa voleva comunicare la donna a Gesù, col suo gesto. Il dono era così prezioso forse per dirgli quanto lei stessa sentiva Gesù prezioso, un uomo degno di quella ricchezza, un uomo degno a cui attribuire un’importanza speciale. Il dono era così prezioso anche per significare la sacralità della loro relazione.
Mi domando ancora se siamo capaci di attribuire all’altro/a, in ogni relazione, lo stesso senso di preziosità, dignità e sacralità che merita. Sarebbe bello, ogni tanto, darci questi rimandi, commuoverci delle nostre esistenze.

Luisa Rossaro

 Mi è sempre piaciuto pensare che questa donna abbia fatto “quello che era in suo potere”, cioè, non potendo salvare la vita a Gesù, ha compiuto per lui questo gesto benefico e gli ha fatto sentire tutta la sua vicinanza e il suo amore.
Oggi mi soffermerei di più sul coraggio che ho letto in questo gesto. Sicuramente questa donna conosceva bene il contesto maschilista e rigido che regolava la convivenza tra le persone: lei non avrebbe dovuto permettersi questa libertà di azione. Tutti gli occhi erano puntati su di lei, che ha rotto gli schemi e che ha agito con grande libertà. E’ l’amore che le ha dato il coraggio di uscire da questi schemi rigidi e mortiferi, per osare, per esprimersi, per entrare in una relazione profonda con Gesù. Ha saputo andare ben al di là delle consuetudini: a lei importava solo che Gesù ricevesse cura e amore e forse, dentro di sé, sapeva che Gesù l’avrebbe capita…

 Carla Galetto

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PER  PREPARARCI  AL  XXXV CONVEGNO  NAZIONALE DELLE CDB ITALIANE

Roma 6, 7 e 8 dicembre 2014
Casa La Salle, Via Aurelia 472

“Ecco, vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”(Lc 10,3)
Povertà evangelica in una società violenta

Sul sito nazionale delle CdB:  www.cdbitalia.it    sono state pubblicate le schede preparate dalle comunità che animeranno i quattro laboratori. Dalla nostra cdb andranno a Roma: Angelo, Carla, Domenico, Memo e Beppe. Ringraziamo di cuore chi ha contribuito generosamente alle spese del viaggio pur restando a Pinerolo.

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LA SCALA DI GIACOBBE

Sabato 20 dicembre 2014, alle ore 17, presso la sede dell’Arci di Pinerolo (stradale Baudenasca 17), parleremo del libro “Il Dio queer” di Marcella Althaus-Reid (Claudiana editrice). Alle ore 19,30 cena autogestita. Alle ore 21 proiezione di un film a tematica LGBT. Per informazioni scrivere a: lascaladigiacobbe@gmail.com

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UN ABBRACCIO…

A Maria Franca (che abbiamo sentito al telefono) e che manda un saluto affettuoso a tutta la comunità; a Canzio e Luciana, a Franca e Lucia, a Maria e Ugo, a Marta, a Elsa… e a ogni fratello e sorella che in vari modi stanno attraversando periodi di sofferenza e fatica. Il nostro affetto e le nostre preghiere sono costanti e vi facciano compagnia ogni giorno.

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ASSOCIAZIONE VIOTTOLI

E’ stato spedito il n. 2 del 2014. Su questo numero troverete:

  • Il redazionale sul tema della povertà, in preparazione al Convegno nazionale Cdb
  • nella sezione biblica: tutto il lavoro fatto nel gruppo biblico sul vangelo di Marco;
  • nella sezione teologia/politica/cultura:
    –  l’introduzione a: “La letteratura sapienziale” a cura di Letizia Tomassone, e altri due articoli ad essa inerenti;
    –  i materiali relativi all’incontro regionale delle cdb sul tema: “l’ecoteologia”. Alla relazione svolta da Carlo Bianchin “I miei primi, incerti passi verso l’ecoteologia” seguono anche altre riflessioni e altri commenti.
    – Trasformare l’economia
    –  “Come posso fare di mio figlio un vero uomo d’onore” di Augusto Cavadi (Trapani).
  • Foto di copertina e riflessione della Rete delle Città Vicine su un’iniziativa estiva a Lampedusa

Ringraziamo tutti/e coloro che tramite email e telefono ci contattano e per gli apprezzamenti che sovente riceviamo. Vi invitiamo a collaborare mandandoci articoli, riflessioni, preghiere, recensioni…

Per chi ancora non lo avesse fatto, sollecitiamo il rinnovo della quota associativa: 25,00 € (socio ordinario) – 50,00 € (socio sostenitore); oppure potete versare un contributo libero utilizzando il ccp n. 39060108 intestato a: Associazione Viottoli – via Martiri del XXI, 86 – 10064 Pinerolo (TO) o con bonifico bancario: IBAN: IT 25 I 07601 01000 000039060108    BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX

Vi invitiamo inoltre a richiedere copie saggio gratuite del nostro semestrale (per informazioni: viottoli@gmail.com). Sono disponibili alcune raccolte complete con tutti i numeri della rivista dal 1992 a oggi. Per informazioni potete scriverci o contattare Carla Galetto: carlaebeppe@libero.it

Sul nostro sito http://www.cdbpinerolo.it cliccando su VIOTTOLI —> ARCHIVIO DEI NUMERI ARRETRATI trovate, e potete scaricare gratuitamente, tutti i numeri in formato *.pdf dal 1998 al 2013.

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GRUPPO UOMINI IN CAMMINO

Il gruppo si incontra giovedì 11 dicembre. Riprenderemo gli incontri giovedì 15 gennaio 2015. In questi mesi siamo coinvolti – insieme alle associazioni Svolta Donna e AnLib (Anime Libere) – in un bellissimo progetto della chiesa valdese intitolato “Mi fido di te” e che porta in tutte le scuole superiori del pinerolese spunti di riflessione contro la violenza maschile alle donne, introdotti da uno splendido reading (video e letture) ideato dall’attrice Anna Giampiccoli. Ricordiamo agli uomini che leggono questo foglio che il nostro gruppo è sempre aperto a chi sente il desiderio di conoscerci o di mettersi in cammino con noi. Basta una telefonata per un contatto preventivo con uno di noi. Gli incontri del gruppo si svolgono presso la sede del FAT (Vicolo Carceri 1, Pinerolo) ogni quindici giorni, il giovedì, con il solito orario: 19-20,30. Poi andiamo in pizzeria a far cena.

Beppe

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COMUNITA’ CRISTIANA DI BASE DI PIOSSASCO

sabato 13 dicembre h 15,00: gruppo biblico. Si prosegue lettura del vangelo di Giovanni.

domenica 21 dicembre h 10: Eucarestia di Natale.

Gli incontri si terranno da Cecilia e Gustavo

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