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Abbiamo costituito un gruppo di ispirazione cristiana che dia la possibilità di esprimere le esigenze di liberazione del pensiero e dell'agire superando gli steccati imposti dalle considerazioni sul Worl Gay Pride, emanate dalle alte sfere della chiesa cattolica, cui hanno fatto eco e risonanza componenti politiche e sociali a tutti i livelli.

Sentiamo forte sulle nostre coscienze cristiane il bisogno di non supportare quelle prese di posizione, preconcette ed intransigenti, da cui scaturiscono pregiudizi e condanne nei confronti di donne e uomini, del modo laico e religioso, colpevoli solo di amare e di pensare liberamente.

D'altra parte fu lo stesso Paolo VI a dire che i giovani oggi "non cercano maestri di dottrina ma Testimoni d'Amore" e questo Amore per essere credibile non può che essere UNIVERSALE (unum versum alia: l'unità che si apre all'alterità, alla diversità).

Consideriamo che il World Pride 2000 sia una manifestazione contro ogni discriminazione della diversità, per il riconoscimento della meravigliosa originalità di ogni persona.

E' avvenuto, in questo periodo, un vero e proprio bombardamento mediatico, che riproponendo fino alla nausea un filmato abilmente montato ha voluto chiaramente veicolare un unico messaggio: omosessuali =depravati =Sodoma e Gomorra. Questa mistificazione non rispondente né alle singole realtà individuali, né tantomeno ad un principio di rispetto dell'altrui dignità, è stata fortemente voluta da chi in nome di Cristo dovrebbe altresì promuovere e difendere la dignità di ogni essere umano.

Non abbiamo dubbi nel rispondere affermativamente a chi ancora si chiede se l'amore omosessuale sia naturale, e pertanto ricco di contenuti profondamente umani e umanizzanti.

Per portare questo messaggio cristiano partecipiamo al WORLD GAY PRIDE 2000 come cittadini, donne e uomini. Parteciperemo non in qualità di "etero" o di "omo", né come osservatori o solidali, ma da protagonisti, insieme a tutti, per chiedere, rispetto, giustizia e garanzie costituzionali.

Questo PRIDE sarà veramente l'orgoglio di essere se stessi, voluti così da Dio e dalla Storia di tutti e di ognuno.Sarà questa la festa in cui i gay "gay", ovvero gioiosi, allegri e festanti, insieme a lesbiche e trans inviteranno ogni cittadino a sentirsi più vero più libero più civile. E tanti cittadini di tutto il mondo potranno vivere il proprio Giubileo di liberazione.

Questa liberazione è oggi più che mai necessaria in un'era in cui la globalizzazione segna la linea di divisione tra pochi ricchi e molti poveri ; in questa visione è naturale lottare perché non si approfondisca la logica di oppressione e discriminazione che tende a creare le non-persone rispetto alle persone, i cittadini di serie "a" rispetto a quelli di serie "b", non solo riguardo al "mercato".

Sentiamo il bisogno di un "pride" cristiano e laico ogni volta che sarebbe "meglio tralasciare", meglio "non mettersi contro" la maggioranza, meglio "restare nel gregge" nonostante i sentimenti, nonostante le scelte della sessualità o della castità della coppia o del singolo, nonostante l'Amore.

Apriamo allora spazi alle varie diversità del mondo, e sia presente, anche politicamente, la componente gay nelle lotte di tutti i diversi… contaminiamoci veramente del virus di dignità, di libertà e di identità; così il PRIDE 2000 potrà essere un passaggio verso la liberazione di quel Dio che ha mostrato la sua solidarietà verso ogni uomo che da una situazione di oppressione aspira ad una vita piena, autenticae liberata.

Gli stessi colori dell'arcobaleno, scelti da lesbiche gay e trans, sono da sempre i colori della Pace e dell'attività contro le discriminazioni, le violenze fisiche e psichiche di ogni tipo, rappresentano l'alleanza tra la terra ed il Cielo…...speranza di libertà, senza frontiere di sorta.

Fu Gesù, quell'ebreo eretico, condannato a morte 2000 anni fa, a denunciare quanti in nome di una presunta legge di Dio addossano pesanti fardelli sulle spalle degli altri.

In forza del Suo messaggio siamo uniti a tutti quelli che camminano su questo sentiero.

Cristiane e cristiani verso un libero pensiero

Per aderire: 0338-81 53787 e andrea@uniroma1.it

 

SEGUONO FIRME DI LAICI E SACERDOTI

Alessandra de Camillis,Andrea Micangeli,Rosa La Banca,Ettore e Fiorella Raspini,Teresa Loretucci, Filomena Pietrantoni, Stefano Federici, Vitaliano Della Sala, Debora de Cosmi, Rita e Antonio Salonicco, Natalina Trivisano,Patrizia Pellini, ….altre sono in arrivo