Warning: Undefined array key "HTTP_X_FORWARDED_PROTO" in /home/mhd-01/www.cdbpinerolo.it/htdocs/wp-config.php on line 3
Liturgia della domenica – anno liturgico A – Pagina 2 – CdB – Comunità Cristiana di Base Viottoli

15 novembre – 33^ Domenica del T.O.

Il regno dei cieli e’ una realta’ collettiva da costruire sulla terra

Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì. Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque. Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: “Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: “Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto un talento solo, e disse: “Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo”.Il suo padrone gli rispose: “Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti” (Matteo 25, 14-30).

Il Regno dei cieli

“Sarà simile a dieci ragazze…” (Mt 25,1), “E’ come un uomo… “(Mt 25,14), “Quando verrà il Figlio dell’uomo…” (Mt 25,31): i tempi sono ballerini (futuro – presente – futuro) perché “quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno ne sa nulla…” (Mt 24,36); “Vegliate, dunque, perché non sapete in qual giorno verrà…” (Mt 24,42).

La saggezza ci dice di vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, per tutta la vita: cioè il nostro quotidiano presente, il “qui e ora”. Mentre la fantasia si può sbizzarrire e moltiplicare gli immaginari intorno ad avvenimenti imponderabili, che sfuggono non solo al nostro controllo, ma addirittura alla nostra conoscenza… Anche Gesù, anche Matteo, avevano elaborato le loro “visioni” sui contenuti di miti millenari appartenenti ad ogni cultura. Ma sono miti, appunto: l’aldilà, la vita eterna, il Figlio dell’uomo che verrà sulle nubi, sedere alla destra o alla sinistra di Dio, ecc…

Non serve fondarli sulla fiducia nella sapienza divina di Gesù: intanto perché quella “divinità” è anch’essa un mito cristologico, che vale per chi ci crede e basta; e poi perché Gesù era un maestro nell’inventare similitudini e parabole per rendere accessibili ai “semplici” (Mt 11,25) pensieri assolutamente nuovi rispetto alla tradizione mosaica e sinagogale. Continua a leggere