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N° 1/2012 – CdB – Comunità Cristiana di Base Viottoli

N° 1/2012

FOGLIO  DI  COMUNITA’

Bollettino informativo non periodico della Comunità cristiana di base
Distribuzione gratuita — Stampato in proprio c/o ALP, Via Bignone 89, Pinerolo (To) il 30/12/2011


LE EUCARESTIE

(nella sede della comunità)

DOMENICA    8 gennaio   ore   10 :    prepara il gruppo del lunedì sera-FAT
DOMENICA  15 gennaio   ore   10 :    prepara il gruppo del lunedì sera-sede
DOMENICA  22 gennaio   ore   10 :    prepara il gruppo del lunedì sera-FAT
DOMENICA  29 gennaio   ore   10 :     prepara il gruppo del lunedì sera-sede
DOMENICA    5 febbraio  ore   10 :     prepara il gruppo del lunedì sera-FAT

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ALTRI  APPUNTAMENTI

ASSEMBLEA DELLA COMUNITÀ: domenica 22 gennaio, ore 10,30, subito dopo una breve celebrazione eucaristica, la comunità è convocata per l’assemblea di programmazione, prevista fino alle ore 12. Si raccomanda la maggior partecipazione possibile. Seguirà, per chi può e lo desidera, il pranzo comunitario autogestito.

GRUPPO DONNE: Le date dei prossimi incontri non sono ancora state stabilite. Per informazioni rivolgersi a Carla, Doranna, Luisa

GRUPPO BIMBEBIMBI: domenica 8 e 22 gennaio, ore 15, nella sede della Cdb. I miti delle origini del mondo nelle diverse culture saranno il nostro “filo rosso”, insieme a giochi, disegni e merende.

GRUPPO RICERCA: martedì 17 e 31 gennaio, alle ore 21 a casa di Paola Bertozzi ed Elio Tebaldini, a Miradolo, leggeremo le ultime pagine del libro di Giulio Giorello: Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo (ed. Longanesi); poi inizieremo la lettura del libro Leggere il Corano a Roma, di Adnane Mokrani, teologo musulmano. Per chi vuole inserirsi è il momento buono!

GRUPPO “ELABORAZIONE DEL LUTTO”: giovedì 12 gennaio, ore 21, in sede

REDAZIONE RIVISTA VIOTTOLI: martedì 24 gennaio, ore 21, a casa di Carla e Beppe

GRUPPI  BIBLICI  SETTIMANALI: lunedì ore 21 in sede: lunedì ore 21 al FAT.  Stiamo leggendo il vangelo di Matteo.

LA SCALA DI GIACOBBE: sabato 28 gennaio alle ore 17, presso la sede della Comunità, con Franco Barbero discuteremo del ruolo dei gruppi di credenti omosessuali nella società italiana. Inoltre programmeremo le attività del gruppo per il 2012. Alle ore 19,30 cena autogestita presso i locali del F.A.T.  Alle 21 vedremo il film di Stephane Giusti “Pourquoi pas moi?” (1999), divertente commedia che insegna alle mamme e ai papà che non è mai troppo tardi per cambiare prospettiva sulle cose e, per alcuni di loro, per inventarsi una nuova vita.  Ricordiamo che gli incontri sono aperti a tutta la Comunità di base di Pinerolo.

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PINEROLO: GRUPPO COMUNITARIO DEL FAT

Il gruppo biblico della comunità, che si raduna al F.A.T., lunedì 2 gennaio darà spazio alla conoscenza di alcune persone nuove e leggerà Matteo 11.
Lunedì 9 gennaio faremo una serata per dialogare su “che cosa vuol dire conoscere il Gesù storico? Che cosa cambia per la nostra fede?”. Introdurrò con un mio scritto.

Franco Barbero

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VERBALE  DELL’ASSEMBLEA  COMUNITARIA del 18/12/11


MATTINO

L’assemblea ha fissato il calendario per il mese di gennaio.
Il gruppo SdG decide di preparare l’Eucarestia solo una volta ogni due mesi per scarsa presenza dei partecipanti.
Cristian Belardinelli di Livorno (v. sotto), con un gruppo scout di una ventina di ragazzi, viene in visita alla CdB nei giorni 6-7-8 gennaio. La Comunità e il FAT si sono resi disponibili all’accoglienza per le due notti e per i pasti. Viene chiesta anche eventuale disponibilità di locali alla parrocchia di S. Lazzaro. Il gruppo parteciperà all’Eucarestia di domenica 8.
Lunedì 9 gennaio ore 17 in sede si riunisce il gruppo di coordinamento per la giornata contro l’omofobia.
I gruppi-uomini di Pinerolo e della Val Pellice organizzano, per venerdì 20 gennaio alle ore 18 nella saletta della libreria “Volare”, la presentazione del libro di Stefano Ciccone “Essere Maschi”. Sarà presente l’autore.
Si decidono date e temi delle prossime “giornate comunitarie”:
domenica 19 febbraio – Eucarestia: come è vissuta dalla Comunità, la presidenza ecc…
domenica 15 aprile – rapporto tra Associazione Viottoli e Cdb
domenica 10 giugno – riprendiamo a voce il dialogo interno alla Cdb apparso sui fogli cdb nei mesi scorsi.
L’assemblea si conclude iniziando a discutere sull’argomento previsto per la prossima giornata comunitaria. Bruno: la celebrazione fatta in comunità è più partecipata, più vissuta, rispetto alla messa tradizionale. Per quanto riguarda la presidenza all’Eucarestia, secondo lui è giusto avere una persona di riferimento, “un motore” che attivi gli altri, così che possa essere anche un punto di riferimento.
Altri: il “motore” può essere fatto da una comunità composta da tante persone e non da un singolo.

Verbale a cura di Emanuele Olivero
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POMERIGGIO

Come avevamo deciso, la comunità si è riunita in assemblea dalle ore 14 alle 17: eravamo presenti in 18 e ho registrato 28 interventi (ma sono stati di più). Dopo aver letto la “Lettera dal Convegno Nazionale di Borgaro agli uomini delle CdB italiane”, il confronto è subito entrato nel merito. Io ne tento qui una sintesi per punti: rileggendo i miei appunti ci rifletto ancora su e li faccio circolare in comunità, anche a beneficio di chi non c’era. Spero di riuscire abbastanza chiaro e, soprattutto, di non travisare il pensiero di nessuno/a; in questo caso chiedo venia da subito: i successivi chiarimenti non potranno che essere utili a tutti e tutte, anche a chi non era presente.

LA PARITA’ UOMO/DONNA
Luisa ha rotto il ghiaccio: per noi donne è sempre un punto da raggiungere; per voi uomini è un punto dato; in questo sta una differenza di genere significativa.
La domanda di Cristiano è precisa: se il sessismo lo apprendiamo con il latte materno (com’è scritto nella lettera al punto 6b), che cosa ci farà tornare indietro? Il confronto? La buona volontà? La cultura?.. La questione della parità si pone anche tra le persone omosessuali: i gay rivendicano per sé l’omosessualità… le donne sono lesbiche! Probabilmente pesa il fatto che l’omosessualità maschile è più malvista.
Certo! – dice Francesco – perché mette in crisi gli stereotipi maschili.

SESSISMO E CAMBIAMENTO DI VITA
Fiorentina sottolinea la necessità del cambiamento con due esempi: i genitori che frequentano il FAT incarnano comportamenti diversi nei confronti dei figli e nei confronti delle figlie; questa è una responsabilità particolare delle mamme. Secondo esempio: sul lavoro (Fiorentina è un’infermiera) i maschi, bravissimi, a volte hanno atteggiamenti di “superiorità”, convinti di fare tutto meglio…
Questo atteggiamento maschile di superiorità a volte è accettato dalle donne – dice Francesco; allora diventa difficile proporre alternative… così a volte “evito di parlare, per non complicarmi la vita”. Ma è convinto che bisogna essere capaci di parlare sempre.
Anche Luciano dice: “In molte situazioni taccio, altrimenti sarebbe una discussione continua…”.
Luisa si ribella: “Gira gira, è sempre colpa di noi donne… anche il sessismo lo trasmettiamo noi, con il latte con cui nutriamo i cuccioli!..”
E’ difficile – riconosce Maria – ma bisogna parlare: denunciare il maschilismo, valorizzare le differenze, cambiare la cultura dominante… Ma il cambiamento avviene davvero – sostiene Ugo – quando lo pratichi per te, per stare meglio tu, non per far piacere alla moglie.
Quant’è vero! Solo allora, quando noi adulti staremo consapevolmente camminando sui sentieri del cambiamento, saremo in grado di “lavorare sui cuccioli” – come dice Luciano – proponendoci a loro come figure di riferimento diverse rispetto ai modelli proposti dalla cultura dominante.

LA FORZA
Poi c’è la questione della forza: secondo Antonella la forza fisica è individuale, non di genere.
E’ importante, per Marco, che la forza, come l’intelligenza, non diventi potere.
Su questo terreno, secondo Angelo, i comportamenti possono essere uguali, negli uomini come nelle donne, che si comportano come gli uomini quando trovano terreno favorevole: “Lupo mangia chi agnello si fa”. E’ una questione di carattere individuale: quindi la disponibilità al cambiamento deve esserci anche da parte delle donne!
Carla propone una riflessione interessante a proposito delle generazioni giovani: “le relazioni predominanti oggi sono tra madri e figlie; i maschi della famiglia finiscono per sentirsi ‘ospiti’… ed evaporano!”.
Francesco protesta: non è così nella sua esperienza personale e neppure nelle famiglie dei suoi amici… Ma conferma quanto dice Domenico: nel contesto familiare “sono aiutato” a condividere tutto, senza sentirmi superiore. E’ la riconoscenza alle donne della nostra vita: se la moglie non ti spinge e non ti aiuta, per noi uomini è difficile cambiare…

LA CdB
Qui si è aperto il capitolo dedicato alla nostra comunità e alle CdB in generale. Partendo dal riconoscimento di Luciano: la CdB è un ambiente “favorito”, perché in essa abbiamo già fatto un lungo cammino. La realtà, come sempre è complessa e sul tema sono emerse diverse sfaccettature:
•    La mia esperienza è legata all’intreccio, avvenuto a poco a poco nella mia vita, tra ricerca di fede e pensiero femminile. La scoperta, grazie al femminismo, della cultura patriarcale e della sua storia millenaria mi ha aiutato e mi aiuta a vivere la fede in modo personale, libero, critico, laico… leggendo in modo altrettanto critico i testi biblici e la conseguente tradizione ebraico-cristiana, figli e figlia di quella stessa cultura.
•    La speranza è basata sul cambiamento, che non solo è possibile in teoria, ma che sta coinvolgendo concretamente la vita di molti uomini. Non solo quelli che praticano i gruppi di autocoscienza maschile, come Uomini in Cammino di Pinerolo, ma anche altri, presenti, in particolare, all’assemblea. Se non tutti – come dice Domenico – fanno parte di un gruppo-uomini, ma parliamo delle stesse cose con accenti simili, vuol dire che queste cose (riflessioni e cambiamento) stanno “sotto terra” e vengono fuori dovunque ci sia qualcuno che le evochi parlandone.
•    Tuttavia è bene essere consapevoli – dice Memo – che nella nostra CdB il patriarcato è ancora presente. E non solo nella nostra. Lo confermano i preti che hanno contribuito al lavoro del gruppo che ha redatto la lettera; lo dimostrano la scarsa qualità del nostro ascolto delle donne e la fatica con cui la teologia femminista viene riconosciuta.
Carla riassume così la sua esperienza: 20/30 anni fa, quando partecipavo ai collegamenti nazionali delle Cdb, mi sentivo estranea, era tutto in mano ai maschi-preti… tutto pianificato: non c’era spazio per noi donne; si parlava solo di “dissenso nella chiesa”… Allora è iniziato un percorso autonomo delle donne: al di fuori, non contro una struttura che non ci rappresentava. La domanda pressante, ancora oggi, è: come far sì che la nostra ricerca entri in relazione con le altre? Come “pensiero pari”, non come oggetto del pensiero maschile… Come fare questo nella nostra CdB?
Luciana aggiunge altre domande: se siamo davvero tutti/e convinti/e che il patriarcato debba essere distrutto, non possiamo chiederci, in CdB, se e come il Vangelo ci aiuta a camminare su quella strada? Cosa c’è di sbagliato nelle relazioni? Il potere! Nella nostra CdB c’è un modo patriarcale di comportarci? Lo usiamo anche noi questo modello? Il prete (sia uomo sia donna) può essere inteso come figura patriarcale?
Questo è un tema caldo, ben documentato dal contesto in cui è nato, dodici anni fa, il quaderno di Viottoli “Nel segno di Rut”. Certamente abbiamo fatto un lungo cammino, da allora, ma rileggere il passato è utile per cambiare e non ripetere gli stessi errori. Il processo è lento, ma c’è. Anche nella Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni: adesso la Giunta Esecutiva è composta per metà da donne – assicura Memo che vi partecipa. Forse – suggerisce Domenico – è bene partecipare ai dibattiti e far presente l’assenza di donne, contrariamente alla proposta n° 2 della lettera… Comunque, ciò che conta è parlare: dicendoglielo in presenza o mandandoglielo a dire e disertando per protesta.
E’ stata un’assemblea preziosa, ricca, stimolante: non lasciamo cadere nel silenzio le cose che ci siamo detti e dette. Sarebbe un pessimo servizio reciproco! Questa specie di verbale ragionato vuole andare in quella direzione; e lo stesso faranno le prossime assemblee che l’Assemblea di Programmazione della CdB ha deciso di mettere in calendario entro l’estate (v. il verbale di Emanuele). Può essere faticoso passare una domenica in comunità a confrontarci tra di noi, ma penso che ne valga davvero la pena, perché ci aiutiamo a trasformare in pratiche di vita l’intellettualità dei pensieri e delle parole.

Verbale a cura di Beppe Pavan

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SCOUT CON DON CRISTIAN

Avremo la gioia di avere per quasi due giorni a Pinerolo don Cristian con una ventina di scout. Potremo rivedere Cristian e ascoltare la sua esperienza e l’esperienza del gruppo scout. Vogliono anche incontrare un po’ tutti i gruppi della comunità e dialogare. Periodo: dalla sera del 6 gennaio al primo pomeriggio dell’8.
Il F.A.T. e alcuni fratelli e sorelle della comunità stanno predisponendo l’accoglienza. I pasti si svolgeranno al F.A.T. Sarà un’accoglienza “alla buona”, con uno stile di sobrietà tipico dei gruppi scout e anche nei limiti delle nostre possibilità.

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DAL  GRUPPO  RICERCA

Desidero proseguire la riflessione, iniziata su Viottoli 2/11, intorno al libro di Giulio Giorello Senza Dio. Il quarto capitolo ci ha proposto pensieri sulla libertà ragionando “contro la proibizione”. “La mia libertà finisce dove comincia la tua” è una massima del buon senso, che, quando la si pronuncia, riceve solo consensi convinti. Libertà individuale totale, limitata solo dalla socialità, dall’essere, ciascun uomo e ciascuna donna, gangli di una rete di relazioni tra pari. E’ la formulazione, semplice e chiara, del massimo possibile di libertà individuale. Sulla carta.
Nella realtà quotidiana non è così. Giorello cita l’enciclica Spe salvi di Benedetto XVI (2007), dove c’è scritto che “la scienza (…) può distruggere l’uomo e il mondo, se non viene orientata da forze che si trovano al di fuori di essa” (p. 146). Che significa “al di fuori della scienza” se non “al di fuori del corpo pensante degli uomini e delle donne di scienza”?
I cosiddetti “valori” (le “forze” papali) che ispirano ogni legislatore e ogni giudice, anche i più ben disposti, sono “i valori comuni cui si affida la maggioranza” (p. 144) e “non sono pochi che in nome di questo o quel valore pretendono di regolare la condotta altrui e tacciano d’intolleranza quelli che rimproverano loro tale invasione nella vita degli altri” (p. 142). Ecco le forze esterne!
E’ una “trappola autoritaria” (p. 138), messa in atto ogni volta da chi pone “la libertà al servizio della passione per la servitù” (p. 147). Basta che punti il dito contro un “eccesso” di libertà per sentirsi autorizzato a “impugnare Dio [la legge civile o morale o canonica… ndr] come una clava per sottrarci ogni forma di autonomia – filosofica, politico-economica, tecnico-scientifica” (p. 139).
“L’ateo – nel pensiero di Giorello – è colui che non aderisce; colui per il quale ogni comunità è (…) una collettività di cui si impegna a rispettare le norme di coesistenza, ma di cui non necessariamente vuole o deve introiettare i valori profondi” [corsivo mio]. Con l’aiuto di altri pensatori così prosegue: “Le preferenze personali di un individuo riguardano come lui vorrebbe essere trattato, mentre quelle esterne ci dicono come lui vorrebbe che gli altri fossero trattati” o come gli altri vorrebbero che lui fosse trattato, possiamo aggiungere.
L’utopia di questa filosofia di vita la troviamo descritta a p. 152, in una citazione dal Saggio sulla libertà di J. Stuart Mill: “Vogliamo la libertà di modellare il piano della nostra vita secondo il nostro carattere, di agire come vogliamo, con tutte le conseguenze, senza essere ostacolati dai nostri simili, purché le nostre azioni non li danneggino, anche se loro considerano il nostro comportamento stupido o sbagliato”.
Un corollario di questa affermazione, che in gruppo abbiamo condiviso e su cui ci è venuto spontaneo soffermarci a riflettere, è il seguente: lo Stato non dovrebbe essere tanto legislatore-repressore, quanto piuttosto educatore al “buon uso” della libertà. Esempio ormai classico, purtroppo, sono la legge 194 e la recente legge 40: quanto bene avrebbe fatto e farebbe alle donne (non solo in Italia, ovviamente) la “semplice” depenalizzazione del ricorso all’aborto, visto che del loro corpo si tratta, su cui devono essere universalmente riconosciute signore sovrane! E quanto male fa, viceversa, la pretesa di controllare e regolamentare da parte di un potere patriarcale fascista, incapace di nominare e riconoscere la libertà individuale quando non danneggia nessun altro/a!
Sono progetti, questo della libertà individuale come quello della democrazia diretta, che non sfuggono al più scontato dei pre-giudizi: quello di essere “utopici”. Eppure, quando ci riflettiamo su, condividiamo che “utopico” non significa “impossibile”, bensì “non ancora realizzato”. Come il Regno di Dio. Che resta la meta verso cui camminiamo nella vita, nella nostra individuale e in quella del creato. Utopia, dunque, è un bellissimo progetto a cui vale la pena dedicarsi. Sognandolo possibile, cioè realizzabile.

Beppe Pavan

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INIZIATIVE CONTRO L’OMOFOBIA 2012: LE ULTIME NOVITA’

Proseguono gli incontri mensili per organizzare le iniziative contro l’omofobia in programma per il 2012 nel pinerolese.
L’ultimo incontro del 13 dicembre si è aperto prendendo atto con piacere delle nuove adesioni di Federazione della sinistra di Pinerolo, Pensieri in Piazza e Sinistra Ecologia e Libertà di Pinerolo, che si aggiungono a quelle dei gruppi che hanno firmato il documento con cui abbiamo promosso le iniziative: Comunità cristiana di base di Pinerolo,  Chiesa valdese di Pinerolo, F.A.T., La Scala di Giacobbe, Parrocchia di San Lazzaro, Associazione Valore Laicità Alberto Barbero, Associazione Viottoli
Abbiamo poi fissato le date dei vari momenti previsti nella prima metà del 2012:
– venerdì 3 febbraio dalle ore 20:45: proiezione del primo film (titolo da definire).
– venerdì 25 febbraio dalle ore 20:45: incontro con Rigliano sul suo ultimo libro sulle terapie riparative.
– venerdì 16 marzo dalle ore 20:45: proiezione del secondo film (titolo da definire).
– venerdì 20 aprile dalle ore 20:45: proiezione del terzo film (titolo da definire).
– domenica 20 maggio ore 10-11: momento di preghiera ecumenico durante il culto domenicale presso il Tempio valdese di Pinerolo.
– domenica 20 maggio a partire dalle ore 14: allestimento stand di libri (sarà proposto alle librerie di Pinerolo di partecipare) e spettacoli teatrali.
– Nel contesto di “maggio libri” la Biblioteca Alliaudi di Pinerolo curerà la presentazione pubblica di un libro sul tema.
Con le date precise sarà possibile chiedere il patrocinio del comune e l’uso del Salone dei Cavalieri: Beppe Pavan si è già attivato in questo senso prenotando la sala; una delle associazioni aderenti all’iniziativa (il FAT) dovrà richiedere con una lettera al comune il suo patrocinio.
La Scala di Giacobbe si è presa l’incarico di individuare i titoli dei tre film che proietteremo, di scegliere il libro da presentare a maggio libri e di contattare alcuni gruppi teatrali per gli spettacoli previsti.
Sarà infine necessario “prenotare” dalle 13 alle 20 la piazza: la metà “nord” di P.za Fontana o P.za Facta.
L’organizzazione è a buon punto, ma c’è ancora parecchio lavoro da fare: invitiamo chiunque fosse interessato/a ad unirsi al gruppo organizzatore, partecipando al prossimo incontro che si terrà lunedì 9/1/12 alle ore 17 presso la sede della comunità di base in C.so Torino, 288.

Francesco Giusti

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VERBALE DEL COORDINAMENTO TECNICO DELLE CDB E GRUPPI CREDENTI PIEMONTESI DEL 16/12/11

Erano presenti: Giovanni, Francesco, Silvano e Cesare, in rappresentanza delle cdb di Torino, Pinerolo, Chieri e Piossasco.

Carissime/i,
innanzi tutto un augurio a tutte/i voi per le prossime festività natalizie, perché il ricordo della nascita del profeta Gesù sia un momento di solidarietà con gli esclusi ed emarginati e di condivisione comunitaria.
L’incontro del 16 dicembre ci ha visti confrontare sulla proposta emersa nel corso dell’ultimo Collegamento Nazionale delle comunità tenutosi lo scorso ottobre. In tale occasione, come forse sapete già, è stato proposto alle comunità piemontesi di coordinare i lavori di uno dei gruppi di lavoro del prossimo CONVEGNO NAZIONALE DELLE CDB, che si terrà a Napoli dal 28 al 30 aprile 2012.
Tale “laboratorio” avrà come (possibile) tema: “Fermenti ecclesiali di base – quali rapporti/relazioni in una prospettiva di corresponsabilità e democrazia”.
Abbiamo innanzi tutto condiviso la preoccupazione, avvertita da tutti i presenti, legata al fatto che tale tema, se non adeguatamente preparato, rischi di essere troppo generico e di non rendere quindi possibile un utile e proficuo confronto. Nello stesso tempo abbiamo pensato che sia un tema sul quale è necessario confrontarsi perché la realtà della chiesa di base, in questi ultimi anni, presenta effettivamente interessantissimi sviluppi e vede la crescita e diffusione di esperienze non esplicitamente o unicamente legate alle comunità di base, nei confronti delle quali dobbiamo porci il problema di che tipo di relazione vogliamo costruire e come.
Abbiamo ritenuto importante “arrivare preparati” a questo appuntamento.
La proposta che facciamo, quindi, è di utilizzare il tempo che ci separa dalla prossima riunione del coordinamento regionale piemontese, che proponiamo per il 26 febbraio 2012 (a Torino presso la sede della comunità e dell’Associazione Opportunanda), per realizzare un percorso di riflessione che ogni comunità dovrebbe svolgere al proprio interno sul tema proposto.
Per fare in modo che il percorso di riflessione comunitaria sia proficuo ed evitare il rischio di perdersi per la possibile genericità del tema, abbiamo pensato di circoscrivere l’ambito tematico e proporre alle singole comunità una “traccia” di riflessione. Tale traccia è frutto di alcuni pensieri che abbiamo chiesto di rielaborare a Franco Barbero, il quale aveva fatto giungere al coordinamento un breve scritto i cui contenuti abbiamo condiviso e valutato come possibile base, da ampliare, per costruire appunto la “traccia” di cui sopra.
Queste prime riflessioni, eventualmente implementate nella forma e nei contenuti, dovrebbero servire come base per il confronto comunitario. E’ importante che ogni singola comunità raccolga il frutto della propria riflessione, se possibile trascrivendo quanto emerso e creando un proprio documento scritto.
Il prossimo incontro regionale di febbraio potremmo utilizzarlo come prima occasione in cui fare il “punto della situazione” in merito a quanto emerso dalle riflessioni comunitarie e dei singoli gruppi e dove ogni singola comunità/gruppo presenta i risultati, se così si può dire, di quanto emerso al proprio interno.
L’intenzione è di arrivare a costruire un documento-proposta che possa servire come presentazione ed introduzione al lavoro di gruppo del laboratorio di cui, come comunità piemontesi, saremo i coordinatori.
Ogni singola comunità riceverà copia della “traccia” di cui sopra. E’ ovviamente non solo possibile, ma auspicabile, che le singole comunità, se lo ritengono necessario, facciano circolare il proprio pensiero e le possibili critiche in merito alla proposta fatta. Ricordiamo che il tempo a nostra disposizione è in realtà scarso. Dopo l’incontro di febbraio sarà possibile vederci, forse, ancora una sola volta prima del convegno di Napoli.
Al di là, però, dell’occasione offerta dal convegno nazionale, la necessità di conoscere adeguatamente la situazione in cui si trova la chiesa di base, cosa “bolle in pentola” in merito, che tipo di relazione intendiamo avere con le nuove e variegate realtà critiche e come costruire questa relazione, sono temi che crediamo debbano trovare adeguata riflessione al nostro interno e su cui merita soffermarci.
Siamo a disposizione per raccogliere le critiche e le proposte che giungeranno dalle comunità.
Un abbraccio ed un caro saluto ed augurio di buone feste a tutte/i.

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ALCUNE PROPOSTE PER IL NOSTRO CAMMINO

Siccome a fine aprile le comunità cristiane di base del Piemonte avranno il compito di animare una commissione sui “nuovi fermenti…”, voglio segnalare alcuni nodi o temi che, a mio avviso, potrebbero favorire un utile approfondimento per noi.
Meglio ancora se riuscissimo, data la portata di questi temi, a farli diventare occasione di un confronto con altre realtà ecclesiali.
•    Un esempio. Anche l’attuale scarsissima e subito ritrattata “disponibilità” a discutere sul pagamento dell’ICI da parte della gerarchia potrebbe sfociare in un confronto allargato su “Chiesa, Denaro, Vangelo” che ora trova profonda sintonia con ampie aree delle comunità cattoliche.
Perché non concordare un incontro regionale su questo tema così aggregante per tante parrocchie, associazioni, comunità e singole persone?
Perché non cercare di individuare proposte precise da presentare nelle nostre realtà della chiesa locale?
•    Mentre la chiesa ufficiale sembra rinchiudersi ulteriormente per custodire i suoi “tesori dogmatici” e “sacramentali”, mi sembra che la lettura storica, critica, personale e comunitaria della Bibbia sia una delle vie maestre per una fede adulta e responsabile, non dipendente dalle istanze gerarchiche.
Perché non trovare un’occasione qualificata e condivisa con altre esperienze per un convegno su “Lettura nelle Scritture e libertà nella società e nella chiesa?”
Come le Scritture diventano Parola di Dio e sorgente di libertà? Le nostre esperienze possono dirci qualcosa al riguardo e come possiamo proseguirle e approfondirle nel confronto con altri percorsi?
•    Un convegno nazionale sul Gesù storico potrebbe servire sia a rivisitare il nostro percorso di ricerca ormai più che trentennale sul tema, sia a riconoscere limiti, ambiguità e nuovi apporti, sia a verificare quale riscontro esistenziale tale ricerca ha prodotto, cioè il suo “significato” per il nostro cammino di fede oggi.
Nello stesso tempo, tranne pochissime eccezioni, il protestantesimo italiano in tutte le sue espressioni, così ricche e stimolanti, fa blocco con le gerarchie cattoliche nella difesa ad oltranza del dogma cristologico – trinitario, nodo decisivo rispetto al pluralismo religioso. Ciò diventa sempre più evidente e problematico, mentre in Italia le pubblicazioni al riguardo sono abbondantissime e pregevoli anche sul terreno specifico della ricerca scientifica. Si configurano ormai due “binari” cristologici, ma sul piano della predicazione e della catechesi cattolicesimo ufficiale e protestantesimo non prendono nemmeno in considerazione le nuove (si fa per dire!) riletture cristologiche e di storia del dogma.
Ci si offre una ghiotta e indigesta occasione di ecumenismo che può aprirci a reciproci arricchimenti.
Si tratta anche di riprendere una riflessione più rigorosa rispetto alle confusioni in atto tra tradizione e tradizionalismo.
•    E in questi anni, in cui abbiamo riflettuto e operato per una società e una chiesa più laiche, non potrebbe essere utile una riflessione sulle categorie e la realtà del “sacro”?
Non c’è da qualche parte, potremmo dire, un “nucleo sacro o di sacralità” da riconoscere o addirittura da proteggere? Basta desacralizzare?
Il “sacro” può, in alcune culture e in alcune accezioni, costituire un affidabile compagno di viaggio nel riconoscere e vivere in modo liberante e costruttivo il “senso del mistero”?
Una cultura senza “mistero-i” non rischia un nuovo appiattimento dogmatico?
•    Insomma, mentre sono alle ultime stazioni del piccolo treno della mia vita, ho ancora tanta “voglia di viaggiare” ed esplorare nuovi paesaggi. Anche perché penso che, per il cristianesimo, il bello debba ancora venire. E sarà un bene per l’umanità.

Franco Barbero

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VIOTTOLI – IL NUOVO NUMERO

Viottoli n. 2/2011 (anno XIV)  –  Semestrale di formazione comunitaria


Editoriale
   La stagione degli imbrogli, degli inganni e dell’indignazione

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DOSSIER –    Piccola ricerca sul sacramento dell’ordine

testi e riflessioni di:   Mauro Pesce, Giovanni Franzoni, Giancarla Codrignani, Augusto Cavadi, Mira Furlani, Alessandro Esposito, Catti Cifatte, Tonino Cau, Lidia Menapace, Salvatore Domolo, Ausilia Riggi, Marcello Vigli, Giuseppe Barbaglio, Amilcare Giudici
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Letture bibliche

Pensare secondo Dio: che vorrà mai dire? (Mt 16,13-19)
Anch’io siedo su una cattedra? (Mt 23,1-12)
Un esodo di libertà (Mc 1,1-8)
Il comandamento più importante (Mt 22,34-40)
All’ultima ora… (Mt 20,1-16)
L’attesa saggia e operosa (Mt 25,1-13)
Leggendo Matteo in gruppo…
Gesù ci propone una cittadinanza laica (Mt 22,15-22)
Il canto della vigna (Mt 21,33-43)
Come Gesù, anche noi siamo coloro… (Mt 11,2-11)
Possiamo fare di più… (Mt 25,31-46)
Portare la nostra croce: una scelta  responsabile (Mt 16,21-27)
Disponibili ad agire, dire sì ogni giorno (Mt 21,28-32)
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Teologia politica cultura

Tra autorità e libertà: la controversa strada della ricerca scientifica    di Gruppo Ricerca della Cdb di Pinerolo
E se Dio non fosse una risposta, ma piuttosto una domanda?  di Cesare Melillo
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Preghiere personali e comunitarie

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Segnalazioni e recensioni

Margherita Hack, La mia vita in bicicletta,
Claudio Rendina, La vita segreta dei Papi
Merlin Stone, Quando Dio era una donna
Ina Praetorius, Penelope a Davos
Luisa Muraro, Non è da tutti…
Luisa Muraro, Il Dio delle donne
KE. Børresen, A. Valerio, Donne e Bibbia nel Medioevo
Elizabeth Green, Il filo tradito
Giancarla Codrignani, Stiano pure scomode, signore
Luisella Veroli, Alda Merini: ridevamo come matte
Elio Rindone, Chi è Gesù di Nazareth?

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INCONTRO SULLE “TEOLOGIE DEL PLURALISMO RELIGIOSO IN ASIA”

Sabato 21 gennaio si terrà a Torino il nono incontro del corso biennale di teologia del pluralismo religioso (il terzo di questo secondo ciclo iniziato a settembre 2011).
Franco Barbero introdurrà il dibattito parlandoci di “Teologie del pluralismo religioso in Asia: Tissa Balasuriya, Aloysius Pieris e Hyun Kyung”.
Per rendere più proficuo il confronto, per chi può ed è interessato/a, si consiglia la lettura dei seguenti testi:
1) AA.VV., Teologie della liberazione, Punto Rosso
2) Aloysius Pieris, Una teologia asiatica di liberazione, Cittadella
3) Concilium, Cina e cristianesimo, 2008
Come al solito l’incontro si terrà a Torino presso il “Colegio de Salamanca” in Via Buozzi 2 (a cinque minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova), dalle ore 15:30 alle ore 18:15.
Si ricorda che il corso è completamente gratuito e aperto a chiunque voglia partecipare anche solo ad un incontro.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a Francesco Giusti (tel.: 0121-76441 o 320-0842573; e-mail: giupaz@tin.it) e Franco Barbero (tel.: 0121-72857)

Francesco Giusti

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ORA TOCCA AGLI UOMINI

Dopo un bel “pezzo di cammino” questo 2012 ci regalerà la gioia di alcune benedizioni di nozze omosessuali. La Scala di Giacobbe e soprattutto la “comunità nascente di Torino” organizzano con me queste celebrazioni di cui gli sposi sono stati i veri protagonisti fin dal primo incontro scegliendo luoghi, tempi e modalità celebrative.

Franco Barbero

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GRUPPO MEDIE E GRUPPO GENITORI

Sabato 14 gennaio alle ore 17:30 si terrà il terzo incontro del “gruppo medie”, animato da Francesco Melillo. Quest’anno gli incontri sono dedicati alla scoperta del Gesù storico. Che cosa sappiamo dell’infanzia e dell’adolescenza di Gesù? Gesù credeva in Dio? Come lo pensava e come lo pregava? Come sognava il mondo? Questi sono alcuni degli interrogativi che accompagneranno il cammino dei ragazzi, ma anche dei genitori che, in contemporanea al “gruppo medie”, si trovano per approfondire gli stessi temi.
Per chi volesse aggiungersi a uno dei due gruppi, c’è ancora posto!
Per informazioni: Francesco Melillo 333/2572941, Valentina Pazé 329/5822891.

14 GENNAIO – FRANCO BARBERO PRESENTA “DA GESU’ AL CRISTIANESIMO”
Sabato 14 gennaio, alle 17.30, i genitori del gruppo “medie” discutono con Franco Barbero l’ultimo libro di Mauro Pesce, “Da Gesù al cristianesimo” (Morcelliana, Brescia 2011). L’incontro, che si svolge presso la sede del F.A.T., in Vicolo Carceri 1, è aperto a tutti gli interessati.

Valentina

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GRUPPO “UOMINI IN CAMMINO”

Giovedì 12 e 26 gennaio, presso la sede del FAT (Vicolo Carceri 1, Pinerolo), il gruppo si riunisce con il solito orario: 19-20,30. Ricordiamo che il gruppo di Pinerolo è sempre aperto ad accogliere chi volesse provare a mettersi in cammino… chiediamo solo di contattare prima uno di noi.

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COMUNITA’ CRISTIANA DI BASE DI PIOSSASCO

Eccoci a ricominciare un anno con preoccupazioni e ansie, ma auguriamoci anche con tanta speranza. La speranza che continuiamo a coltivare pregando ed operando sulla strada di Gesù di Nazareth.
Di seguito gli impegni della comunità per il mese di gennaio 2012:

Domenica 15 gennaio h. 10: Eucarestia e lettura biblica in via Pinerolo 102 (da Cecilia e Gustavo). Prepara Gustavo.

Venerdì 27 gennaio h. 18,00: Gruppo biblico da Maria Grazia Suppo – via Martiri     della Libertà 17. Leggeremo il libro di Rut. Prepara Tiziana.

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